mercoledì 26 novembre 2014

LO STRESS E LA SUA LETTURA DAI PIEDI

Buongiorno a tutti, 
quando incontro un ricevente per la prima volta, è mia abitudine porre sempre questa domanda:
"per quale motivo ha scelto di fare questo trattamento?"
Le risposte sono varie, ma spesso vengono accomunate da un unico fattore e cioè lo "stress".

Molti parlano dello stress come fattore negativo, ma si sbagliano perchè è molto importante vivere situazioni di stress perchè sono quelle che ci danno lo stimolo alla vita portando le surrenali a produrre adrenalina in grado di farci sostenere i ritmi, le situazioni e le circostanze appunto stressanti.

Lo stress si tramuta in "patologico" quando non siamo più in grado di sopportarlo ed è così poi che si manifestano soma sia a livello psicologico che fisiologico strutturale.
Per raggiungere uno stato di benessere, dobbiamo porre molta attenzione a ciò di cui il nostro corpo ha bisogno: riposo, un'alimentazione corretta, attività fisica e un diverso atteggiamento verso i fattori stressanti in senso negativo.
Nella prassi che ci permette di prevenire o controllare il nostro livello di stress, possiamo far rientrare una rilassante seduta di riflessologia plantare: per molti di noi sarebbe sufficiente una seduta al mese per mantenerci in "equilibrio".
Il grande studioso Hans Seyle, che ha raggiunto una fama internazionale per i suoi studi e scoperte sugli effetti dello stress sull'organismo, ha dichiarato che il 60-80% dei disturbi fisici, trovano la loro causa nella nostra testa. Ciò equivale a dire che la distensione, il rilassamento, il pensiero positivo sono di importanza vitale per il ripristino di una buona salute.
E i fatti provano questa affermazione. Possiamo dire, andando oltre, che il nostro stesso subconscio conosce la soluzione del problema che ci affligge poichè, in ogni istante del giorno e della notte, questo meraviglioso elaboratore, alla stregua di un grosso computer, è preposto ad assicurare l'equilibrio dell'ambiente interno del nostro corpo e per fare ciò, deve essere in possesso di tutti i dati che ci riguardano; in più, esso sa come curare i nostri disturbi. L'importante è che lo ascoltiamo e che ci ascoltiamo, come una sorta di medico interno, di istinto alla sopravvivenza e alla vita.

Sono profondamente convinto che non esista problema senza soluzione e che se si sa ascoltare il proprio subconscio, si è in grado di trovare la chiave per aprire le porte della salute. Senza dubbio la riflessologia fa parte dei mezzi, semplici ed efficaci, che hanno il potere di liberarci dalle disarmonie senza per questo tralasciare gli elementi naturali apportatori di salute che abbiamo già ricordato: mangiare in modo sano, fare esercizio fisico, riposare, osservare le norme igieniche ecc...

I piedi ci mostrano questi disequilibri e - meravigliosamente - se siamo in grado di vederli nel piede, abbiamo la possibilità di prendere porvvedimenti. La parola Stress (negativo), può essere tradotta in tutto ciò che produce alterazione o sconvolgimento dell'equilibrio organico, determinando una condizione di malessere, disagio o tensione; tale condizione può avere basi fisiologiche o psicologiche. Fisiologiche perchè non possiamo negare l'esistenza di uno stress anche all'interno del nostro organismo, conseguente familiari o magari - lo si scoprirà tra qualche anno - genetici. Le cellule di un organismo quando vivono in un'atmosfera ideale, lavorano meglio e più  lungo e riescono ad eliminare le tensioni quotidiane senza danneggiare le proprie strutture funzionali. Ma quando il micro ambiente cellulare è inquinato, cellule e sistemi lavorano più intensamente per drenare l'eccesso di tossine che impediscono al corpo di sopravvivere secondo i criteri per il quale è stato progettato. Se questo persiste nel tempo, richiede al nostro organismo un super lavoro e se questa aggressione è troppo forte, la soglia viene superata ed i meccanismi di compenso fisiologico non funzionano più.

In un'ottica generale, ma anche globale e addirittura olistica, possiamo dire che tutto il corpo vive e lavora meglio in un'atmosfera ideale di tranquillità. Ciò potrebbe significare che le tensioni quotidiane non dovrebbero continuamente interferire sulle strutture funzionali integrate del nostro organismo. Bisognerebbe essere sempre tranquilli ed avere la forza di reagire a tutto quello che ci sta danneggiando.
Madre natura ci ha progettati e programmati al fine della sopravvivenza, anche in un ambiente ostile alle nostre capacità. Ma non possiamo non pensare che, qualora si verifichi il superamento di determinati limiti prefissati, il nostro organismo non sia capace di effettuare una sorta di superlavoro, quantomeno momentaneo, per compensare fisiologicamente le effettive necessità che si dovrebbero presentare. Questa situazione però deve essere solo momentanea. Al di là delle singole reazioni soggettive, i meccanismi fisiologici di adattamento a situazioni particolari possono non essere sufficienti a tamponare la situazione di stress, e quindi essere comunque il segnale di una effettiva esigenza di aiuto, inteso come necessità di ricercare l'equilibrio per mezzo di elementi esterni, come le tecniche olistiche naturali. Lo stress è il limite massimo che può sopportare il nostro organismo con i suoi meccanismi di compenso fisiologico.

Lo stress può essere endogeno o esogeno. Lo stress endogeno è quella tensione che viene dall'interno del nostro organismo a seguito di vari fattori. Lo stress esogeno è quella tensione che deriva dagli stimoli esterni le cui cause sono innumerevoli (ad esempio l'uso eccessivo di farmaci, l'inquinamento atmosferico, aventi vissuti come spiacevoli, infortuni...)

Ma torniamo ai piedi; essi sono i terminali, i punti periferici, delle nostre aree di tensione. Rappresentano un elemento di scarico e pertanto sono indicatori delle nostre tensioni e dolori: potremmo definirli una zona parlante del nostro organismo.
Come vengono evidenziate le tensioni nei nostri piedi?
Il corpo reagisce allo stress in sue modi: o lottando, o fuggendo. Lottando, cioè lavorando più del solito, affaticandosi come reazione ad un deficit momentaneo. Ad esempio se la persona sta impegnandosi sul lavoro oltre le sue possibilità fisiche di quel momento, avremo i polmoni che lavorano di più in quanto le cellule richiedono più ossigeno e pertanto vedremo plantarmente la zona riflessa dei polmoni diventare di colore rosso.
Se il corpo non lotta, allora fugge e vuol dire che ha paura di affrontare tale situazione; così si affloscia, rinuncia alla lotta. Oppure se è talmente alta la tensione da non avere la forza di reagire alle varie sollecitazioni che gli arrivano, sia all'esterno che all'interno, le suddette zone riflesse del polmone, anziché rosse si presenteranno bianche.
Quando l'energia disponibile per fornire vitalità non fluisce a causa dello stress subito, ne consegue la stasi con un disturbo nel sistema nervoso centrale. Questo disturbo si manifesta come un "brusio" nella mente. Un leggero vocio disturbante di sottofondo si accompagna al pensare chiaro, alla serenità e a risposte equilibrate, e lo stesso brusio ma ancora più accentuato, si accompagna ad una rigidità mentale e fisica, confusione e senso di squilibrio generale. La muscolatura pertanto risponde "trattenendo" o bloccando questo flusso. Più "brusio" interno abbiamo, meno energia il nostro sistema nervoso riesce ad utilizzare, riducendo perciò la capacità dell'organismo di rispondere adeguatamente al suo ambiente. Così vediamo nel piede, la pelle diventare floscia e di colore bianco nella zona che corrisponde ai polmoni, che sono la seconda grande pompa di energia (QI puro). 

A presto 

Dario

lunedì 10 novembre 2014

CENNI DI FISIOGNOMICA DEL PIEDE

Buonasera a tutti!
Volevo prendere in esame un argomento non molto conosciuto, ma che è assume un ruolo rilevante e di completezza nel trattamento riflessologico; parliamo della fisiognomica del piede.

La Fisiognomica o Morfologia del piede si occupa dello studio e dell’osservazione delle forme del piede nella sua struttura e delle leggi naturali che le governano. Da un attento esame delle suole di un vecchio paio di scarpe possiamo individuare lo stato di salute psicofisico di una persona. L’analisi del piede in un contesto fisiognomico olistico ci porterà a prendere in considerazione molti fattori che coinvolgono differenti organi di senso: vista, tatto, olfatto.
Lo studio del piede analizzerà forma e piani di inclinazione, odore, colore, temperatura, callosità, segni quali rughe, pieghe,

nei e macchie cutanee.Ciascuno di questi elementi darà utili indicazioni sulla personalità, l’equilibrio fisico ed emotivo della persona.Qualsiasi caratteristica di un piede che dovesse deviare rispetto al canone di un “piede normale” (ideale), corrisponderà ad uno squilibrio fisico in un determinato
In questa ottica, come in molte altre discipline delle scienze naturopatiche, osserveremo gli scompensi dell’omeostasi nella lorovariabilità plus e minus, che portano rispettivamente a squilibrio per eccesso (plus) o per difetto (minus).La fisiognomica è un utile e valido supporto a qualsiasi tipo di valutazione energetica e psico-fisica delle predisposizioni individuali. Il piede ci manda una quantità incredibile di informazioni, comunicando lo stato psico-fisico della persona con atteggiamenti, posture, segnali di tipo visivo, olfattivo e tattile.Tutti sono importanti ai fini della migliore comprensione delle problematiche in atto o pregresse e saranno sempre molteplici le indicazioni che ci orienteranno verso un certo tipo di  analisi. Ad esempio, un determinato colore della pelle si assocerà alla debolezza di un certo organo, che risulterà molto probabilmente segnato anche sul punto riflesso corrispondente, sul dito del meridiano omonimo, con l’odore tipico o con una dolenza della zona interessata.Ricordiamo che il fattore predisposizione è molto importante ed è efficacemente segnalato dalla fisiognomica, che spesso ci dà indicazioni precise ancor prima che si manifesti una vera e propria patologia.irrigidito  ad un soggetto che ha difficoltà a lasciarsi consigliare, a lasciarsi andare, a cambiare la strada vecchia per la nuova.Nell’osservare il piede nel suo complesso, prenderemo in considerazione l’aspetto generale, la sensazione di carenza o di eccesso che esso ci comunica con il suo aspetto globale.stare bene e di non avere bisogno di nessuno e poi di colpo, proprio a causa di un continuo ed esasperato controllo delle emozioni e delle situazioni sgradevoli, crollano di schianto e si ammalano anche gravemente in modo repentino.•Piedi molli fuori e duri dentro vengono definiti anche “piedi da manager”. Appartengono a persone che sulle prime non dicono mai di no, ma poi fanno quello che vogliono loro e lo impongono. Soggetti apparentemente amabili e disponibili ma in realtà duri e resistenti.Viceversa, piedi con colorazioni evidenti segnalano verso quali squilibri la persona è predisposta:della cistifellea. Caratterialmente la persona è biliosa.•Giallo: chi ha difficoltà a trovare il proprio centro rispetto alle relazioni interpersonali, sia affettive che professionali, ha ipiedi di colore giallo. Manifesta una scarsa conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. Cerca sempre conferme dagli altri, ha bisogno di essere rassicurato e gratificato, di essere sostenuto. Presenta disturbi dell’apparato endocrino e digerente.secondo la medicina cinese).armonico dell’energia vitale: si riattiva la circolazione linfatica e venosa, si rigenera il sistema nervoso, stimolando così il sistema endocrino e le potenzialità immunitarie, si allentano gli stati di tensione, liberando le emozioni trattenute che li generano. Sul piano psicologico possiamo alleviare traumi emozionali, depressione, ansia, insonnia.

settore dell’organismo e/o ad una problematica dell’atteggiamento psichico della persona in questione.
Segnali visivi generali
A prima vista, abbiamo delle sensazioni di vario genere quando guardiamo i piedi di una persona. Ci possono apparire gradevoli e aggraziati, armoniosi, oppure brutti, disarmonici, sgraziati. Un piede gradevole e leggero appartiene solitamente ad unindividuo che prende la vita in modo positivo, con ottimismo ed una certa fiducia. Un piede grosso e pesante appartiene ad una persona con un rapporto faticoso, poco fluido con la vita.  Un piede “spesso”, ci parlerà di blocchi energetici, psicologici, difficoltà nei rapporti interpersonali affettivi. Un piede scarno e ossuto apparterrà ad  una persona essenziale; un piede duro ed
Segnali tattili
Alla palpazione della pianta del piede possiamo rilevare diverse indicazioni di eccesso:
•presenza di piccoli cristalli, simili a granelli di sabbia, in genere dove le ossa del piede sono a fior di pelle
•masse nodose muscolari
•ipertonicità muscolare
•aree che presentano notevole sensibilità e dolore acuto di breve durata
•gonfiori circoscritti
•scarsa elasticità e mobilità di tendini, legamenti ed articolazioni
•aree molto calde
•ritorno sanguigno immediato dopo digito-pressione profonda
Indicazioni di carenza o difetto si evidenziano quando riscontriamo:
•tessuti molli che presentano condizioni di “vuoto”sottocutaneo
•muscoli ipotonici
•dolore sordo in certe aree che persiste per lungo tempo
•insensibilità in zone circoscritte
•aree svuotate e degenerate
•tendini e legamenti eccessivamente flessibili
•eccesso di flessibilità di tutte le articolazioni
•aree molto fredde o pallide
•ritorno sanguigno mancato o troppo lento dopo la digito-pressione profonda
Con la palpazione del piede, ovvero con il contatto manuale, riscontriamo diverse condizioni riguardanti la consistenza generale dei tessuti della persona che stiamo trattando:
•I piedi “duri fuori e duri dentro”, ossia che presentano al tatto una struttura rigida e poco elastica, che riguarda sia gli strati superficiali del piede che quelli più profondi, comprese le stesse articolazioni:  anche trattandoli e massaggiandoli a lungo non si ottiene un  rilascio sostanziale dell’atteggiamento.
Sono propri di soggetti rigidi con se stessi – fisicamente ma soprattutto mentalmente –  e anche con il mondo, dicono sempre di
•Piedi “duri fuori e molli dentro”, sono duri al primo contatto, poi man mano che si lavorano, la durezza lascia spazio al cedimento. Persone docili, buone, espansive che indossano la maschera. L’apparente durezza altro non è che una difesa, una “armatura”, che però può portare il soggetto negli anni a costituirsi una doppia personalità.
•Piedi molli fuori e dentro appartengono a soggetti lenti, compassati, con poca vitalità, nei quali sembra evidente l’essere in debito di energia vitale. Di solito sono persone molto docili e accomodanti che per quieto vivere lasciano passare ogni cosa, tutto scivola loro addosso. I loro piedi sono freddi e quasi sembrano inanimati. Facili esaurimenti nervosi, labilità mentale.
Segnali olfattivi
I piedi hanno un loro odore caratteristico. Se sono maleodoranti ci sono indicazioni relative ad organi ed apparati a cui associare i diversi tipi di odore.
•Rancido: tipico di sostanze organiche che fermentano e producono acidità, è simile all’odore del prosciutto cotto andato a male, del burro rancido, e all’odore dell’aceto di vino. Ha relazione con il fegato.
•Bruciato:  simile all’odore del caffè tostato, del cuoio, ha relazione con il cuore. Quando si avverte un odore di bruciato la situazione è rischiosa: attenzione alla predisposizione all’infarto!!
•Fragrante: simile all’odore dolciastro di confetteria, nauseante, ha relazione con milza e pancreas.
•Marcio: simile all’odore dei formaggi fermentati tipo gorgonzola o taleggio, ha relazione con l’intestino e con il polmone.
•Putrido: odore cadaverico, di acqua stagnante, fogna. Ha relazione con i reni.
L’iridologo americano Bernard Jensen sostiene che una traspirazione eccessiva e maleodorante ai piedi, con tipico odore di formaggio guasto o fermentato, sia sicuro indice di putrefazione o fermentazione intestinale.
Colore e temperatura
La persona in buona salute presenta piedi in cui nessun colore della pelle è prevalente, poiché esprimono un concetto di armonia.
•Verde: segnala un momento di transizione, di trasformazione, caratterizzato da una importante o intensa attività del fegato e
•Rosso: le persone che non possono esprimere l’aspetto emozionale del cuore a causa  di condizionamenti interni o esterni manifestano un rossore diffuso intenso su tutta la pianta del piede, comprese le dita. Il rosso indica predisposizione all’ipertensione.
•Arancio: si riscontra in soggetti con con squilibrio dell’assimilazione e trasformazione degli zuccheri (stomaco-milza-pancreas
•Bianco: i piedi bianchi e secchi con tendenza alla desquamazione indicano capacità respiratorie limitate, possibili predisposizioni asmatiche, tristezza e tendenza alla depressione.
•Nero: persone che hanno avviato un processo autodistruttivo a carico di reni e vescica. Paure, fobie, rigidità mentale.
Il trattamento riflessologico rimette in movimento l’energia bloccata, riequilibrando eccessi o carenze, favorendo un flusso
Le nozioni di fisiognomica del piede, ossia lo studio del profilo caratteriale e psicologico della persona attraverso l’interpretazione dell’aspetto morfologico della struttura dei piedi, sono utilissimi complementi allo studio ed alla comprensione delle predisposizioni psico-fisiche individuali.
Teniamo presente che i cenni finora descritti, vanno intesi su base generica, dato che ogni caso va analizzato nel suo contesto. Volevo comunque consigliare un ottimo testo di fisiognomica plantare, ben fatto e curato nei dettagli descrittivi:
Si chiama "fisiognomica del peide" di Franco Biagio

mercoledì 29 ottobre 2014

MING MEN IN EMBRIOLOGIA

Bentrovati lettori,
come promesso, riprendiamo il discorso "MingMen" questa volta in riferimento all'embriologia.
Il suo significato di porta della vita e del destino, dipende dal fatto che questa struttura è il luogo in cui l'energia del cielo anteriore "yuan Qi" (yuan significa origine, radice) viene accumulata e depositata per divenire il motore propulsore della formazione e della funzione di tutti gli organi e di tutto l'organismo. 
La Yan Qi "l'energia originaria", è la più importante energia dell'uomo, perché costituisce il patrimonio energetico ricevuto al momento del concepimento ed è la scintilla di tutti i processi vitali; il suo lento diminuire determinerà la durata della vita di ogni uomo.
E' la sorgente della vitalità dell'individuo che viene radicata in quelli che lo hanno preceduto; è perciò in relazione con l'ereditarietà e la filogenesi.
E' questo il motivo per cui viene chiamata energia del Cielo anteriore; essa infatti è l'energia che precede e sovrintende al concepimento e che resta la sorgente della vita dell'individuo anche durante tutto il resto dell'esistenza, quando si sviluppano le energie dette del Cielo Posteriore o acquisite.
In questo senso filosoficamente, il Ming Men, in quanto ingresso della vita, nodo della formazione dell'individualità fisica e psichica di una persona, riprende una concezione che appare in molti testi taoisti dei primi secoli a.C. in cui si definisce "la vita come entrare in missione e la morte un ritorno". La vita è assumere una forma visibile e morire è perdere questa forma; si esce alla vita e si rientra alla morte; uscire è nascere e rientrare è morire. 
Prima di essere chiamati alla vita, gli esseri fanno parte dell'Uno in modo invisibile. Dopo la morte si ha il ritorno all'Uno, all'invisibile. Il prima è senza forma e il dopo è ancora senza forma. Durante la vita, visibile e invisibile sono strettamente legati, meglio compenetrati. Il visibile è la manifestazione dell'invisibile; L'invisibile è la radice del visibile. La porta è il punto di passaggio dal Cielo alla Terra, dall'invisibile al visibile. Ming Men porta del destino e della vita, è il luogo in cui le energie innate dell'uomo fanno da matrice allo sviluppo delle energie acquisite.
E' il luogo di passaggio dal senza forma all'avere una forma; è ciò che riceve il mandato per darci la vita e per consentirci il compimento.
Nascere è quindi entrare non a caso nella vita, ma essere inviati sulla terra con un destino particolare. Al momento del concepimento ci sono infinite possibilità, ma un solo individuo viene concepito ed ha l'imprinting di quando nascere, dove e da quali genitori. La nostra individualità e il nostro destino, sono intessuti nel segreto del seno materno.
Questo mandato e questo destino, secondo le tradizioni antiche, è contenuto anche nel nome stesso della persona. In cinese nome si dice pure Ming. Il padre con un rituale ben preciso dà segretamente un nome simbolico al figlio. Questo nome segreto, contiene il destino del bambino e il suo posto nell'universo. Anche nella bibbia il nome di battesimo è icona del Nome segreto, del nome che ogni uomo conoscerà solo diventandolo, secondo la vocazione ed il destino totalmente personale inscritti in lui.
Un altro carattere, collegato con Ming destino, è la luce, la chiarezza, l'illuminazione, la chiaroveggenza .
In filosofia, è la coscienza lucida della via del Cielo che porta a chiarezza e a veridicità la natura propria di ogni uomo, la virtù originaria. Quando l'uomo è capace di fare questo cammino interiore, accede alla chiaroveggenza come illuminazione, come capacità di percepire l'impercettibile. Ma Ming è anche la luce interiore che viene dal Cielo, che trapela e si fa bellezza nel Santo, uomo che ha scoperto il suo destino ming e che lo ha portato a compimento, perché ha saputo aderire e seguire l'Altro da sé, cioè che lo costituisce e proprio per questo è sorgente di luce per tutte le persone che incontra.


 -L'estremità cefalica, è centrale rispetto al campo di sviluppo energetico dell'embrione.
-Dorso / Ventre (Ming Men) luogo di passaggio dal Cielo Anteriore (reni) al Cielo Posteriore (Milza)
-Da un punto di vista energetico, tutto funziona come se: 
Organi, visceri, visceri straordinari, meridiani straordinari, basi dello sviluppo di tutta la struttura meridianica, si sviluppassero a partire da questa zona privilegiata dell'embrione (Ming Men).

Un saluto e alla prossima!

(da Shiatsu news n° 15)

domenica 12 ottobre 2014

IL "DESTINO" NEL PENSIERO CLASSICO CINESE (MING-MEN)

Buongiorno lettori, oggi si parla del ming-man proponendo approfondimenti sulla lingua madre del pensiero estremo orientale, nel proposito di creare sempre più una testa di ponte fra due culture apparentemente così distanti.
Il carattere MING è uno dei caratteri più affascinanti e pregnanti della lingua cinese e l'analisi etimologica conferma questa ricchezza.
La parte sinistra, rappresenta una bocca. La parte di destra significa applicare ad un ordine scritto il sigillo che lo rende esecutivo. Nell'antichità per investire i feudatari ed i funzionari di alto grado, il sovrano dava loro la metà di un pezzo di giada e tratteneva l'altra metà che serviva come prova per il loro riconoscimento. Nel carattere ming, e rappresentata la metà di destra, quella che veniva data ai funzionari che la usavano come insegna e come sigillo. Il sigillo è ciò che rendeva esecutivo un proclama imperiale, che rendeva tassativi gli ordini dell'imperatore.
Nel suo insieme il carattere ming, designa l'ordine per mezzo del quale il Cielo chiama l'uomo all'esistenza e gli fissa il suo destino. Se questo è vero per tutti gli uomini, lo è a maggior ragione per il sovrano; storicamente l'imperatore era tale per mandato del Cielo. Questo significa che veniva scelto dal Cielo in base al suo valore, alla sua "virtù". Il Cielo gli accordava la sua fiducia e la sua predilezione e veniva chiamato Figlio del Cielo. L'alleanza conclusa con colui che sarebbe stato il fondatore di una dinastia comportava una specie promessa di sostegno a tutta l'intera casata. Ma quando la "virtù" si esauriva, il Cielo mandava i segni per un cambiamento; le calamità naturali, rappresentavano un avvertimento.
Le inondazioni, le carestie, le sommosse popolari indicavano che il mandato del Cielo sarebbe passato ad un'altra famiglia.
Altrove, non si sapeva dove, un altro potere si stava preparando; il mandato, l'elezione da parte del Cielo sarebbe ricaduto su un'altra famiglia.
Il Dictionaire Ricci de caractères chinois, dice che a livello fisiologico il destino è la "base della natura propria (xing), fondamento della legge naturale un ciascuno". Spiega in modo dettagliato che il destino "sono le circostanze della vita nelle quali l'essere umano può esprimere la natura propria, grazie anche ad uno sforzo personale". Questo rende l'uomo individuo, con un destino particolare, con un compito particolare nel mondo che solo lui, dotato di una certa natura, può compiere.
In questo consiste la sua felicità: nello scoprirlo e nel realizzarlo.
E proprio perché nel pensiero cinese non c'è distinzione tra fisico e spirituale, questo cammino di ascesi e di realizzazione interiore, non è staccato dal portare a termine i giorni destinati a ciascuno. "il Cielo onorato come padre, provvisto di autorità, lodato per la sua permanenza e la sua unità distribuisce le sorti, i ranghi sociali e la durata della vita".
La saluta per l'antica cultura cinese è una responsabilità dell'uomo che deve preservare l'energia vitale con uno stile di vita adeguato.
Solo così può vivere tutti i giorni scritti nel suo destino. Non sol oi classici confuciani e i Quattro libri parlano di mandato del Cielo e di volontà celeste, ma anche i classici di medicina che risalgono proprio a questo periodo: questa concezione, viva nei primi secoli A.C., investe anche la concezione dell'uomo nella sua parte più fisica e più fisiologica.
L'embriologia cinese antica, parla di una struttura particolare che per prima compare nell'embrione: 
 MING MEN:, LA PORTA (MEN) DEL DESTINO (MING), LA PORTA DELLA VITA.
Da un punto di vista energetico, si ritiene che tutte le strutture dell'organismo, si sviluppino a partire da questa zona privilegiata dell'embrione; anche i meridiani straordinari, che sono i primi meridiani che compaiono nell'uomo.
Alcuni studiosi pensano che questa zona sia privilegiata in quanto punto di ingresso dello spermatozoo nell'uovo.
Nell'embrione, la regione che corrisponde al MingMen, si trova in mezzo e davanti ai reni e resta stabile anche se, per effetto della crescita del feto, viene poi nell'adulto, a trovarsi dislocata un po più in basso.
Successivamente, vedremo il "MingMen" in embriologia....
Un saluto e a presto!
Dario
(da Shiatsu News n° 15)

lunedì 22 settembre 2014

VUOTO E TAO

"Shiatsu no kokoro wa ah ah gogoro o seba inoshi no izumi wa ku"

Questa è una frase giapponese che ho dipinto su alcuni quadri esposti in casa e spesso mi capita che persone che vengono a trovarmi, mi chiedano cosa vuol dire.
E' proprio da questo che vorrei partire per spiegare nel dettaglio il concetto di Vuoto e Tao.

Nel taoismo, è presente una terza parola fondamentale nella comprensione della Natura-Madre. VUOTO è il nome con cui si pronuncia questo mistero.
Il vuoto è uno degli attributi della madre stessa ed indica un punto o area, o niente che c'è all'origine di tutto.
Il "Tao Te Ching" ne parla definendolo il mozzo della ruota, che congiunge i 30 raggi, la cavità dell'otre o le finestre che adornano una casa, spazi vuoti che servono a renderla abitabile. Il Vuoto è anche la realtà ultima di questo universo manifestato, tanto è vero che, anche nelle pratiche buddiste, è uno dei 23 principi di realtà. Viene chiamato Anatta in lingua Pali (la lingua che si parlava al tempo di Buddha). Gli altri due sono "Anicca" e "Dukkha".
Chiaramente questo è un concetto psicologico che si avvale però di una concezione comune a tutta la cultura orientale e cioè che tutti i fenomeni del mondo manifestato, non hanno nessuna realtà. La realtà è Maya (illusione) e ogni fenomeno è privo di una qualsiasi realtà, appunto vuoto.
La conferma verrà poi da una parte della scienza occidentale che è sempre stata la più perspicace e cioè la fisica quantistica. I fisici hanno dimostrato, circa 2500 anni dopo Buddha, che l'intero universo è formato da piccole particelle subatomiche, che continuano a cambiare e a divenire onde o particelle, compreso il corpo umano. Quindi niente è stabile e fermo in questo universo; tutto muta e si trasforma.

Il Vuoto all'interno della concezione Taoista, viene osservato come origine e ritorno al quale si va. Anche in questo caso, viene chiamato TAO.
Nella concezione buddista tutto lo sforzo di concezione è diretto verso l'esperire con le tecniche questo stato di Vacuità ed eventualmente raggiungerlo consapevolmente  ed integrarsi in esso (stato di Nibbana). Nel taoismo invece è stato sottolineato maggiormente l'aspetto vitale e di gioia, sempre con gli occhi ben aperti, che la condizione di esistenza umana può favorire (ad es. guardo un bel tramonto, mangio un buon pasto, sono presente o bacio il mio innamorato).
Per cui il Vuoto è in realtà uno spazio tempo che non c'è e dove non c'è nulla, ma che favorisce è partorisce la nascita della vita.
Tutti i luoghi oscuri e vuoti come le caverne, per i Taoisti sono luoghi di rinascita. Xue, In cinese "punto", è simboleggiato con l'immagine di una caverna dove l'energia può trasformarsi e rinascere. L'utero è un punto misterioso dell'essere femminile, vuoto quando la donna non è incinta che diviene pieno di vita con la gravidanza. L'analogia tra utero cosmico e utero femminile, è presto fatta. Il Cosmo, parimenti all'utero femminile, è il luogo di generazione e nascita dell'esistenza. I taoisti parlano anche dell'efficacia del Vuoto per cui è grazie al suo potere che il mozzo converge i 30 raggi e la ruota può girare.
Così nella pratica morale, (cioè di condotta di vita) io emulo il più possibile questa Vacuità per essere felice e in aderenza con il cosmo. Il Vuoto diviene allora, anche una pratica di Vita. Wu Wei è la parola cinese per cui si disegna la Non Azione. Gli occidentali tendono ad interpretare questo concetto come pigrizia o lassità degli orientali. Tutt'altro! Il Wu Wei è un vero impegno all'attenzione e all'esserci! La mente è presente, il corpo è vivo e "non c'è nulla che non venga fatto".
In questa parte, si fa riferimento a tecniche "yogiche" di autoconoscenza, ma no c'è sforzo o lavoro; si potrebbe chiamarlo "arrendersi alle forze della vita con attenzione e anche dolcezza".
L'ideale taoista è chiaramente il saggio che cerca di emulare il cielo e la terra (prime due energie cosmiche generate da Tao) purificando la mente ed i visceri.

 Nello Shiatsu il vuoto esiste nella pratica, nel silenzio con cui si fanno i trattamenti; esiste nei meridiani, fisici ma invisibili; nell'osservazione intuitiva, che guarda oltre il fenomeno fisico; nello scopo che è quello di rimettere in piedi il ricevente ricordandogli il suo esistere, equilibrando la sua vita e purificando i suoi visceri; nel respiro che si usa nel compiere le manovre; e anche nella concezione originaria di vuoto-fenomeno che sottostà a tutte le manifestazioni e che rende possibile le trasformazioni e quindi anche il raggiungimento di un nuovo stato di salute. E' grazie al Vuoto che possiamo cambiare la vitalità di una persona rinforzandola, togliere il dolore ricordando alle sue cellule, il loro stato originario di completezza, curare i piccoli e grandi malanni attivando il Qi. E' grazie a questa bellissima tecnica orientale legata alla Madre che ricordiamo ancora di essere umani, esistenze del creato che hanno il dono incredibile di Vivere e guardare la propria vita.
Il Vuoto è anche quindi, un concetto che ispira la contemplazione, il non movimento, l'assoluta immobilità come qualità peculiare di una mente che è capace di fare quello che vuole attraverso la concentrazione, una mente che, a detta del Dalai Lama, è originalmente positiva e pura.
Nel vuoto noi vediamo tutto, come siamo quello che facciamo e anche come possiamo cambiare. Il vuoto è nostra Madre ed il contatto con lei non può che aiutare positivamente il nostro corpo e soprattutto la nostra mente.

(da shiatsu news n° 22)

venerdì 8 agosto 2014

SEMINARIO TRATTAMENTO TESTA/VISO...

Buongiorno a tutti!
Questo sabato 9 agosto alle ore 16:00 presso il centro benessere Tangerine spa, presenterò la tecnica di trattamento testa/viso e si parlerà dei suoi effetti positivi e dell'utilità del metodo.
Qui di seguito il link con tutti i dettagli e un breve video introduttivo!
Ricordo che l'incontro è completamente gratuito!
Vi aspetto...
Dario

https://plus.google.com/+AlbergoAmbasciatoriFiuggi/posts/3iy6jwtvWQ3


venerdì 25 luglio 2014

TRATTAMENTI OLISTICI SU LIVE FIUGGI

E' da oramai una settimana che sono a Fiuggi presso il centro benessere Tangerine spa dell'hotel Ambasciatori e con grande entusiasmo, stiamo creando diversi eventi, promozioni ed incontri gratuiti che fino ad ora hanno destato interesse e curiosità tra gli ospiti.
Il primo seminario sul trattamento di testa collo, ha coinvolto molti ospiti ed ha avuto un notevole successo data la natura dell'argomento trattato.
Questo prossimo sabato, alle 16:00 ci sarà un nuovo incontro dove parleremo del trattamento delle gambe e mobilitazione dell'anca. Gli incontri ricordo che sono gratuiti ed aperti a tutti.
 
Ci stiamo organizzando per proporre gli eventi in diretta streaming tramite un account gmail e non appena sarà possibile, potrete seguire gli incontri anche comodamente da casa vostra. Vi terremo aggiornati su tale possibilità.
 
Nell'attesa di risentirci, allego un articolo uscito su live fiuggi dove si parla di Shiatsu.
Un saluto e se vi trovate in ciociaria, passate a trovarmi.
 
Dario

http://www.livefiuggi.com/il-benessere-attraverso-lo-shiatsu/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook

mercoledì 25 giugno 2014

TABELLA DEI 5 ELEMENTI

Buongiorno lettori,
nello shiatsu, si parla molto di valutazione energetica, kyo/jitsu, movimenti energetici, correlazioni tra i meridiani ecc ecc....
Ma cosa vuol dire tutto questo? Affinchè si possano comprendere i movimenti energetici e capire su quale livello si sta lavorando, facciamo riferimento ad una tabella che racchiude nei 5 elementi tutti questi aspetti caratteristici che li identificano.
E' ovvio che seppur dettagliato, è indicativo e va contestualizzato al lavoro che si sta facendo; da qui la capacità dell'operatore di interpretare ogni singolo movimento energetico.
L'argomento è abbastanza complesso e sarebbe molto più semplice spiegarlo con un caso studio ed atto pratico, ma vorrei condividere con voi questa tabella per dare un aspetto introduttivo ad un discorso che sicuramente riprenderemo a piccole dosi per meglio assimilarlo.


Se dovessi fare un esempio pratico, potremmo partire dall'aspetto fisico del ricevente che in fase di anamnesi, prenderemo in considerazione per capire meglio il suo profilo energetico: colore della pelle, qualità della pelle (secca, grassa, ecc) colore dei capelli e qualità del capello, tono della voce, postura, fisiognomica del volto (ad esempio taglio degli occhi e della bocca) qualità delle unghie e altro ancora. A tutto questo, possiamo aggiungere molte altre informazioni tramite domande specifiche (sapore preferito, stagione preferita, umore....) utili a dare un inquadramento e capire se presenta più aspetti yin che yang e a quale movimento energetico corrisponde in quella fase. 
La tabella in questione, ci da una mano proprio a fare questo, ci da un punto di partenza...sta poi a noi dare la giusta chiave d'interpretazione, che è possibile definire solo durante le fasi di trattamento. 
Sappiamo che le aspettative, sono nemiche dello shiatsu (come anche di tante altre tecniche di trattamento), quindi tutto questo, non deve condizionarci nel nostro lavoro, ma deve essere un mezzo attraverso il quale trovare la giusta strada per riportare omeostasi nel ricevente con più consapevolezza.
Torneremo sull'argomento e coglieremo altri aspetti importanti per dare un quadro più chiaro del significato della tabella dei 5 elementi.
Vi saluto e alla prossima....
Dario

lunedì 19 maggio 2014

ALIMENTAZIONE SECONDO LA COSTITUZIONE

Gentili lettori,
eccoci nuovamente a parlare di dietologia energetica cinese con l'ultimo argomento e cioè, l'alimentazione secondo la costituzione.
Iniziamo parlando dell'obeso Yin: è un individuo spesso apatico, freddoloso, pallido con viso rotondo e carnagione bianca. E' astenico con carattere tranquillo, introverso e tendente all'apatia. Spesso è a carico delle donne con obesità nella parte inferiore del corpo, cellulite, cosce gambe grosse.
il loro metabolismo è deficiente con tendenza alla ritenzione idrica o all'edema. Hanno la digestione difficile, l'intestino pigro, con meteorismo addominale. La dieta no insisterà tanto sulla quantità di cibo (anche perché di solito è gente che mangia poco e nonostante ciò, aumenta di peso) quanto sulla qualità.
La dieta più indicata, è costituita da:
Alimenti caldi di natura e temperature, di sapore piccante (sedano, ravanelli), sono da evitare la verdura cruda e la frutta, mangiare invece frutta e verdura cotta.
Evitare alimenti molto freddi come funghi, latte formaggi e soprattutto yogurt che rallentano il metabolismo in generale e la digestione in particolare.
Limitare il consumo di frutta fresca, troppo ricca di zucchero e d'acqua.
Fra i cereali, preferire il grano saraceno, il riso ed il grano integrale; usare anche la crusca per stimolare l'intestino.
I frutti di mare molto caldi di natura e molto energici, sono specialmente indicati per questo tipo di persone.
Per quanto riguarda il modo di cucinare è da preferire la cottura alla griglia, ai ferri e al forno; evitare le salse e le cotture all'acqua e al vapore; è meglio usare erbe aromatiche e spezie che riscaldano e aiutano la digestione.
Obesi Yang: Sono individui molto dinamici con un peso eccessivo per la loro statura; hanno il volto colorito, spalle e torace larghi, zona epigastrica dilatata. amano parlare, ridere e sono sempre pronti a mangiare e bere in quantità in qualsiasi ora. Sono persone che mangiano molto, digeriscono tutto e diventano obesi e pletorici per eccesso di peso; l'ipertensione arteriosa è frequente.
Ridurre la quantità di cibo è una necessità in queste persone insieme ad alcuni consigli:
Ricercare cibi dal sapore acido e amaro, mangiare cibi a temperatura tiepida, per rallentare il funzionamento del riscaldatore medio così da rallentare la digestione e l'assimilazione del cibo.
ricercare alimenti di natura fresca come le verdure crude o semplicemente bollite per controbilanciare l'eccesso di calore interno.
Mangiare cereali integrali, come la segale (utile nell'ipertensione) e il riso, conditi con verdure (pomodoro, erbe aromatiche) e grassi vegetali in misura ridotta.
Evitare i cibi riscaldanti come pesci e carni grasse; preferire i pesci bianchi ed in particolare quelli di natura fredda come polipi, calamari e carni magre come il manzo.
Limitare il consumo di nature fredda come il formaggi che rallentano la circolazione energetica e portano all'accumulo e al ristagno preferendo eventualmente quello di pecora e caprino e si possono mangiare yogurt e formaggi freschi che frenano il riscaldatore medio. Evitare le spezie e limitare l'uso di erbe aromatiche che stimolano l'appetito e le bevande alcoliche.
Il modo di cucinare deve essere molto semplice come al vapore o alla griglia; sono da evitare i modi di cottura con grassi quali burro, strutto ed olio.
Magro Yin: è una persona di carnagione pallida, poco attiva, freddolosa, spesso stanca, con appetito scarso e digestione lenta e difficoltosa. La magrezza è dovuta essenzialmente ad una alimentazione scarsa e ad un'assimilazione incompleta. E' un soggetto che dorme molto e raggomitolato, parla a voce bassa e ama una vita tranquilla e sedentaria.
E' necessario variare molto i cibi e preferire i sapori dolce e salato.
cuocere poco gli alimenti per evitare di distruggere lo Jing, evitare le verdure crude perché di digestione difficile. Usare molte erbe aromatiche e spezie per stimolare l'appetito e la digestione, sono indicati tutti i cereali, meno l'orzo ed il grano saraceno che sono di natura fredda, sono da preferire i legumi secchi ed i cereali brillati.
Tra le carni, sono indicati il maiale magro ed il manzo, evitare i pesci freddi quali i calamari ed i polpi. La frutta è preferibile quella cotta o secca. Per questa categoria, è indicata la castagna. Evitare i tipi di cottura troppo pesanti, usare invece la cottura a vapore o saltate in padella brevemente.
Magro Yang: è una persona attiva, molto tonica che ha il viso colorito e sembra di buona salute. non soffre il freddo e spesso mangia parecchio senza ingrassare. In questi riceventi l'alimentazione sarà ricca e poco eccitante.
Insistere sui sapori amari, per armonizzare il riscaldatore medio (stomaco/milza). Fra i cereali il riso, l'orzo ed il granturco, il frumento ed il grano saraceno. Utilizzare alimenti di natura fredda, per diminuire il calore dello yang ming come la verdura cruda o cotta e pesci bianchi. Mangiari legumi secchi in quantità moderata.
Tra le carni, preferire il manzo ed il montone; i pesci bianchi e azzurri moderatamente perché questi sviluppano molto calore. La frutta può essere mangiata in qualsiasi modo. Sono raccomandati come metodi di cottura, i bolliti, gli stufati e la cottura a vapore, moderatamente i fritti.
Nervoso Yang: è una persona agitata, di carattere spesso collerica, può essere magro o di peso normale, raramente grasso. Mangia in fretta masticando poco gli alimenti, bulimico, cercando sempre qualcosa da mangiare. Soffre spesso di disturbi epatocolecistico con meteorismo addominale. E' importante che queste persone si abituino a masticare molto lentamente e di calmarsi prima di iniziare a mangiare. Dovranno mangiare poca verdura cruda, masticando molto bene; preferibile mangiare quella cotta di sapore acido e/o salato; si dovrà evitare cibi troppo eccitanti e caldi come la carne di maiale, di cavallo ed i pesci blu.
Evitare anche le spezie ed i cibi piccanti; consigliabile qualche alimenti di sapore amaro; consigliati anche i piselli, i frutti di mare, le pere ed i mirtilli.
evitare ovviamente il caffè ed il tè sostituendolo con tisane o infusi di arancio, tiglio ecc. Bisogna evitare tipi di cottura molto pesanti come il fritto, gli stufati, le carni bollite.
Nervoso Yin: è un soggetto instabile e sotto una calma apparente, nasconde l'agitazione. Spesso è una persona angosciata, pallida e timida. Soffre spesso di malattie psicosomatiche: coliti, cistiti, tachicardie, gastriti. sono in genere freddolosi con digestione lenta e spesso stitici, più spesso obesi che magri. Hanno bisogno di pasti poco abbondanti ad orari regolari. sono consigliabili alimenti salati e dolci, Cibi di facile digestione e non troppo stimolanti; masticare bene gli alimenti; usare alimenti vegetali piuttosto che di origine animale, in particolare cereali come riso, orzo, miglio granturco, legumi secchi.
Mangiare cibi a temperatura calda, ma non bollenti, consumare poca carne rossa, preferendo il pollo, il coniglio ed i pesci bianchi, cibi cotti saltandoli in padella e ai ferri, evitare le cotture troppo pesanti.

Con questo ultimo post, concludiamo il nostro percorso nella dietologia energetica cinese.
Ricordate sempre che noi siamo quello che mangiamo, perciò fatelo nel giusto modo!
Un saluto e a presto
Dario

martedì 6 maggio 2014

QUI ED ORA...

"ABBIAMO TUTTI LA TENDENZA A FARE LA LOTTA CON IL TEMPO, NEL NOSTRO CORPO E NELLA NOSTRA MENTE. CREDIAMO CHE LA FELICITA' ESISTA SOLTANTO NEL FUTURO. PERCHE' NON TOCCARLA NEL MOMENTO PRESENTE? SAPPIAMO QUAL'E' LA DESTINAZIONE FINALE DI TUTTI NOI. PERCHE' AFFRETTARCI? PERCHE' NON FARE UN PASSO NELLA DIREZIONE DELLA VITA, CHE E' NEL MOMENTO PRESENTE? LA PACE E' OGNI PASSO. SIAMO GIA' ARRIVATI. SIAMO IN CONTATTO CON LE MERAVIGLIE DEL MONDO".

Queste sono le parole di Thich Nhat Hanh che mi hanno accompagnato in queste ultime due settimane ma nella realtà, è un pensiero che condivido da diverso tempo.
Mi è capitato spesso di trattare o conoscere persone che si proiettano mentalmente in un futuro più lontano di quello che possono immaginare e vivono sepolti da ansie ed angosce che li attanagliano, rendendoli prigionieri dei loro stessi pensieri. 
Il "QUI ED ORA" è un concetto reale che ci porta ad essere li presenti, al momento giusto, nel luogo giusto e con il giusto spirito; solo così possiamo assaporare ogni attimo, liberi, sereni ed in armonia con noi stessi.
Le ansie spesso nascono dall'incapacità di saper prendere una decisione, ma non esistono decisioni giuste o sbagliate; la vera bravura dell'uomo è sapersi prendere la responsabilità di ciò che decide, solo così è in grado di affrontare il futuro con armonia e vivere serenamente le proprie scelte.
Impariamo ad essere qui...ora, impariamo ad ascoltare il nostro respiro, impariamo a masticare i nostri cibi, impariamo a non correre....svegliamoci ogni giorno con il sorriso e la vita avrà tutto un altro sapore.
Non so cosa farò tra un'ora, voglio essere qui....adesso...
A presto
Dario