mercoledì 26 novembre 2014

LO STRESS E LA SUA LETTURA DAI PIEDI

Buongiorno a tutti, 
quando incontro un ricevente per la prima volta, è mia abitudine porre sempre questa domanda:
"per quale motivo ha scelto di fare questo trattamento?"
Le risposte sono varie, ma spesso vengono accomunate da un unico fattore e cioè lo "stress".

Molti parlano dello stress come fattore negativo, ma si sbagliano perchè è molto importante vivere situazioni di stress perchè sono quelle che ci danno lo stimolo alla vita portando le surrenali a produrre adrenalina in grado di farci sostenere i ritmi, le situazioni e le circostanze appunto stressanti.

Lo stress si tramuta in "patologico" quando non siamo più in grado di sopportarlo ed è così poi che si manifestano soma sia a livello psicologico che fisiologico strutturale.
Per raggiungere uno stato di benessere, dobbiamo porre molta attenzione a ciò di cui il nostro corpo ha bisogno: riposo, un'alimentazione corretta, attività fisica e un diverso atteggiamento verso i fattori stressanti in senso negativo.
Nella prassi che ci permette di prevenire o controllare il nostro livello di stress, possiamo far rientrare una rilassante seduta di riflessologia plantare: per molti di noi sarebbe sufficiente una seduta al mese per mantenerci in "equilibrio".
Il grande studioso Hans Seyle, che ha raggiunto una fama internazionale per i suoi studi e scoperte sugli effetti dello stress sull'organismo, ha dichiarato che il 60-80% dei disturbi fisici, trovano la loro causa nella nostra testa. Ciò equivale a dire che la distensione, il rilassamento, il pensiero positivo sono di importanza vitale per il ripristino di una buona salute.
E i fatti provano questa affermazione. Possiamo dire, andando oltre, che il nostro stesso subconscio conosce la soluzione del problema che ci affligge poichè, in ogni istante del giorno e della notte, questo meraviglioso elaboratore, alla stregua di un grosso computer, è preposto ad assicurare l'equilibrio dell'ambiente interno del nostro corpo e per fare ciò, deve essere in possesso di tutti i dati che ci riguardano; in più, esso sa come curare i nostri disturbi. L'importante è che lo ascoltiamo e che ci ascoltiamo, come una sorta di medico interno, di istinto alla sopravvivenza e alla vita.

Sono profondamente convinto che non esista problema senza soluzione e che se si sa ascoltare il proprio subconscio, si è in grado di trovare la chiave per aprire le porte della salute. Senza dubbio la riflessologia fa parte dei mezzi, semplici ed efficaci, che hanno il potere di liberarci dalle disarmonie senza per questo tralasciare gli elementi naturali apportatori di salute che abbiamo già ricordato: mangiare in modo sano, fare esercizio fisico, riposare, osservare le norme igieniche ecc...

I piedi ci mostrano questi disequilibri e - meravigliosamente - se siamo in grado di vederli nel piede, abbiamo la possibilità di prendere porvvedimenti. La parola Stress (negativo), può essere tradotta in tutto ciò che produce alterazione o sconvolgimento dell'equilibrio organico, determinando una condizione di malessere, disagio o tensione; tale condizione può avere basi fisiologiche o psicologiche. Fisiologiche perchè non possiamo negare l'esistenza di uno stress anche all'interno del nostro organismo, conseguente familiari o magari - lo si scoprirà tra qualche anno - genetici. Le cellule di un organismo quando vivono in un'atmosfera ideale, lavorano meglio e più  lungo e riescono ad eliminare le tensioni quotidiane senza danneggiare le proprie strutture funzionali. Ma quando il micro ambiente cellulare è inquinato, cellule e sistemi lavorano più intensamente per drenare l'eccesso di tossine che impediscono al corpo di sopravvivere secondo i criteri per il quale è stato progettato. Se questo persiste nel tempo, richiede al nostro organismo un super lavoro e se questa aggressione è troppo forte, la soglia viene superata ed i meccanismi di compenso fisiologico non funzionano più.

In un'ottica generale, ma anche globale e addirittura olistica, possiamo dire che tutto il corpo vive e lavora meglio in un'atmosfera ideale di tranquillità. Ciò potrebbe significare che le tensioni quotidiane non dovrebbero continuamente interferire sulle strutture funzionali integrate del nostro organismo. Bisognerebbe essere sempre tranquilli ed avere la forza di reagire a tutto quello che ci sta danneggiando.
Madre natura ci ha progettati e programmati al fine della sopravvivenza, anche in un ambiente ostile alle nostre capacità. Ma non possiamo non pensare che, qualora si verifichi il superamento di determinati limiti prefissati, il nostro organismo non sia capace di effettuare una sorta di superlavoro, quantomeno momentaneo, per compensare fisiologicamente le effettive necessità che si dovrebbero presentare. Questa situazione però deve essere solo momentanea. Al di là delle singole reazioni soggettive, i meccanismi fisiologici di adattamento a situazioni particolari possono non essere sufficienti a tamponare la situazione di stress, e quindi essere comunque il segnale di una effettiva esigenza di aiuto, inteso come necessità di ricercare l'equilibrio per mezzo di elementi esterni, come le tecniche olistiche naturali. Lo stress è il limite massimo che può sopportare il nostro organismo con i suoi meccanismi di compenso fisiologico.

Lo stress può essere endogeno o esogeno. Lo stress endogeno è quella tensione che viene dall'interno del nostro organismo a seguito di vari fattori. Lo stress esogeno è quella tensione che deriva dagli stimoli esterni le cui cause sono innumerevoli (ad esempio l'uso eccessivo di farmaci, l'inquinamento atmosferico, aventi vissuti come spiacevoli, infortuni...)

Ma torniamo ai piedi; essi sono i terminali, i punti periferici, delle nostre aree di tensione. Rappresentano un elemento di scarico e pertanto sono indicatori delle nostre tensioni e dolori: potremmo definirli una zona parlante del nostro organismo.
Come vengono evidenziate le tensioni nei nostri piedi?
Il corpo reagisce allo stress in sue modi: o lottando, o fuggendo. Lottando, cioè lavorando più del solito, affaticandosi come reazione ad un deficit momentaneo. Ad esempio se la persona sta impegnandosi sul lavoro oltre le sue possibilità fisiche di quel momento, avremo i polmoni che lavorano di più in quanto le cellule richiedono più ossigeno e pertanto vedremo plantarmente la zona riflessa dei polmoni diventare di colore rosso.
Se il corpo non lotta, allora fugge e vuol dire che ha paura di affrontare tale situazione; così si affloscia, rinuncia alla lotta. Oppure se è talmente alta la tensione da non avere la forza di reagire alle varie sollecitazioni che gli arrivano, sia all'esterno che all'interno, le suddette zone riflesse del polmone, anziché rosse si presenteranno bianche.
Quando l'energia disponibile per fornire vitalità non fluisce a causa dello stress subito, ne consegue la stasi con un disturbo nel sistema nervoso centrale. Questo disturbo si manifesta come un "brusio" nella mente. Un leggero vocio disturbante di sottofondo si accompagna al pensare chiaro, alla serenità e a risposte equilibrate, e lo stesso brusio ma ancora più accentuato, si accompagna ad una rigidità mentale e fisica, confusione e senso di squilibrio generale. La muscolatura pertanto risponde "trattenendo" o bloccando questo flusso. Più "brusio" interno abbiamo, meno energia il nostro sistema nervoso riesce ad utilizzare, riducendo perciò la capacità dell'organismo di rispondere adeguatamente al suo ambiente. Così vediamo nel piede, la pelle diventare floscia e di colore bianco nella zona che corrisponde ai polmoni, che sono la seconda grande pompa di energia (QI puro). 

A presto 

Dario

lunedì 10 novembre 2014

CENNI DI FISIOGNOMICA DEL PIEDE

Buonasera a tutti!
Volevo prendere in esame un argomento non molto conosciuto, ma che è assume un ruolo rilevante e di completezza nel trattamento riflessologico; parliamo della fisiognomica del piede.

La Fisiognomica o Morfologia del piede si occupa dello studio e dell’osservazione delle forme del piede nella sua struttura e delle leggi naturali che le governano. Da un attento esame delle suole di un vecchio paio di scarpe possiamo individuare lo stato di salute psicofisico di una persona. L’analisi del piede in un contesto fisiognomico olistico ci porterà a prendere in considerazione molti fattori che coinvolgono differenti organi di senso: vista, tatto, olfatto.
Lo studio del piede analizzerà forma e piani di inclinazione, odore, colore, temperatura, callosità, segni quali rughe, pieghe,

nei e macchie cutanee.Ciascuno di questi elementi darà utili indicazioni sulla personalità, l’equilibrio fisico ed emotivo della persona.Qualsiasi caratteristica di un piede che dovesse deviare rispetto al canone di un “piede normale” (ideale), corrisponderà ad uno squilibrio fisico in un determinato
In questa ottica, come in molte altre discipline delle scienze naturopatiche, osserveremo gli scompensi dell’omeostasi nella lorovariabilità plus e minus, che portano rispettivamente a squilibrio per eccesso (plus) o per difetto (minus).La fisiognomica è un utile e valido supporto a qualsiasi tipo di valutazione energetica e psico-fisica delle predisposizioni individuali. Il piede ci manda una quantità incredibile di informazioni, comunicando lo stato psico-fisico della persona con atteggiamenti, posture, segnali di tipo visivo, olfattivo e tattile.Tutti sono importanti ai fini della migliore comprensione delle problematiche in atto o pregresse e saranno sempre molteplici le indicazioni che ci orienteranno verso un certo tipo di  analisi. Ad esempio, un determinato colore della pelle si assocerà alla debolezza di un certo organo, che risulterà molto probabilmente segnato anche sul punto riflesso corrispondente, sul dito del meridiano omonimo, con l’odore tipico o con una dolenza della zona interessata.Ricordiamo che il fattore predisposizione è molto importante ed è efficacemente segnalato dalla fisiognomica, che spesso ci dà indicazioni precise ancor prima che si manifesti una vera e propria patologia.irrigidito  ad un soggetto che ha difficoltà a lasciarsi consigliare, a lasciarsi andare, a cambiare la strada vecchia per la nuova.Nell’osservare il piede nel suo complesso, prenderemo in considerazione l’aspetto generale, la sensazione di carenza o di eccesso che esso ci comunica con il suo aspetto globale.stare bene e di non avere bisogno di nessuno e poi di colpo, proprio a causa di un continuo ed esasperato controllo delle emozioni e delle situazioni sgradevoli, crollano di schianto e si ammalano anche gravemente in modo repentino.•Piedi molli fuori e duri dentro vengono definiti anche “piedi da manager”. Appartengono a persone che sulle prime non dicono mai di no, ma poi fanno quello che vogliono loro e lo impongono. Soggetti apparentemente amabili e disponibili ma in realtà duri e resistenti.Viceversa, piedi con colorazioni evidenti segnalano verso quali squilibri la persona è predisposta:della cistifellea. Caratterialmente la persona è biliosa.•Giallo: chi ha difficoltà a trovare il proprio centro rispetto alle relazioni interpersonali, sia affettive che professionali, ha ipiedi di colore giallo. Manifesta una scarsa conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. Cerca sempre conferme dagli altri, ha bisogno di essere rassicurato e gratificato, di essere sostenuto. Presenta disturbi dell’apparato endocrino e digerente.secondo la medicina cinese).armonico dell’energia vitale: si riattiva la circolazione linfatica e venosa, si rigenera il sistema nervoso, stimolando così il sistema endocrino e le potenzialità immunitarie, si allentano gli stati di tensione, liberando le emozioni trattenute che li generano. Sul piano psicologico possiamo alleviare traumi emozionali, depressione, ansia, insonnia.

settore dell’organismo e/o ad una problematica dell’atteggiamento psichico della persona in questione.
Segnali visivi generali
A prima vista, abbiamo delle sensazioni di vario genere quando guardiamo i piedi di una persona. Ci possono apparire gradevoli e aggraziati, armoniosi, oppure brutti, disarmonici, sgraziati. Un piede gradevole e leggero appartiene solitamente ad unindividuo che prende la vita in modo positivo, con ottimismo ed una certa fiducia. Un piede grosso e pesante appartiene ad una persona con un rapporto faticoso, poco fluido con la vita.  Un piede “spesso”, ci parlerà di blocchi energetici, psicologici, difficoltà nei rapporti interpersonali affettivi. Un piede scarno e ossuto apparterrà ad  una persona essenziale; un piede duro ed
Segnali tattili
Alla palpazione della pianta del piede possiamo rilevare diverse indicazioni di eccesso:
•presenza di piccoli cristalli, simili a granelli di sabbia, in genere dove le ossa del piede sono a fior di pelle
•masse nodose muscolari
•ipertonicità muscolare
•aree che presentano notevole sensibilità e dolore acuto di breve durata
•gonfiori circoscritti
•scarsa elasticità e mobilità di tendini, legamenti ed articolazioni
•aree molto calde
•ritorno sanguigno immediato dopo digito-pressione profonda
Indicazioni di carenza o difetto si evidenziano quando riscontriamo:
•tessuti molli che presentano condizioni di “vuoto”sottocutaneo
•muscoli ipotonici
•dolore sordo in certe aree che persiste per lungo tempo
•insensibilità in zone circoscritte
•aree svuotate e degenerate
•tendini e legamenti eccessivamente flessibili
•eccesso di flessibilità di tutte le articolazioni
•aree molto fredde o pallide
•ritorno sanguigno mancato o troppo lento dopo la digito-pressione profonda
Con la palpazione del piede, ovvero con il contatto manuale, riscontriamo diverse condizioni riguardanti la consistenza generale dei tessuti della persona che stiamo trattando:
•I piedi “duri fuori e duri dentro”, ossia che presentano al tatto una struttura rigida e poco elastica, che riguarda sia gli strati superficiali del piede che quelli più profondi, comprese le stesse articolazioni:  anche trattandoli e massaggiandoli a lungo non si ottiene un  rilascio sostanziale dell’atteggiamento.
Sono propri di soggetti rigidi con se stessi – fisicamente ma soprattutto mentalmente –  e anche con il mondo, dicono sempre di
•Piedi “duri fuori e molli dentro”, sono duri al primo contatto, poi man mano che si lavorano, la durezza lascia spazio al cedimento. Persone docili, buone, espansive che indossano la maschera. L’apparente durezza altro non è che una difesa, una “armatura”, che però può portare il soggetto negli anni a costituirsi una doppia personalità.
•Piedi molli fuori e dentro appartengono a soggetti lenti, compassati, con poca vitalità, nei quali sembra evidente l’essere in debito di energia vitale. Di solito sono persone molto docili e accomodanti che per quieto vivere lasciano passare ogni cosa, tutto scivola loro addosso. I loro piedi sono freddi e quasi sembrano inanimati. Facili esaurimenti nervosi, labilità mentale.
Segnali olfattivi
I piedi hanno un loro odore caratteristico. Se sono maleodoranti ci sono indicazioni relative ad organi ed apparati a cui associare i diversi tipi di odore.
•Rancido: tipico di sostanze organiche che fermentano e producono acidità, è simile all’odore del prosciutto cotto andato a male, del burro rancido, e all’odore dell’aceto di vino. Ha relazione con il fegato.
•Bruciato:  simile all’odore del caffè tostato, del cuoio, ha relazione con il cuore. Quando si avverte un odore di bruciato la situazione è rischiosa: attenzione alla predisposizione all’infarto!!
•Fragrante: simile all’odore dolciastro di confetteria, nauseante, ha relazione con milza e pancreas.
•Marcio: simile all’odore dei formaggi fermentati tipo gorgonzola o taleggio, ha relazione con l’intestino e con il polmone.
•Putrido: odore cadaverico, di acqua stagnante, fogna. Ha relazione con i reni.
L’iridologo americano Bernard Jensen sostiene che una traspirazione eccessiva e maleodorante ai piedi, con tipico odore di formaggio guasto o fermentato, sia sicuro indice di putrefazione o fermentazione intestinale.
Colore e temperatura
La persona in buona salute presenta piedi in cui nessun colore della pelle è prevalente, poiché esprimono un concetto di armonia.
•Verde: segnala un momento di transizione, di trasformazione, caratterizzato da una importante o intensa attività del fegato e
•Rosso: le persone che non possono esprimere l’aspetto emozionale del cuore a causa  di condizionamenti interni o esterni manifestano un rossore diffuso intenso su tutta la pianta del piede, comprese le dita. Il rosso indica predisposizione all’ipertensione.
•Arancio: si riscontra in soggetti con con squilibrio dell’assimilazione e trasformazione degli zuccheri (stomaco-milza-pancreas
•Bianco: i piedi bianchi e secchi con tendenza alla desquamazione indicano capacità respiratorie limitate, possibili predisposizioni asmatiche, tristezza e tendenza alla depressione.
•Nero: persone che hanno avviato un processo autodistruttivo a carico di reni e vescica. Paure, fobie, rigidità mentale.
Il trattamento riflessologico rimette in movimento l’energia bloccata, riequilibrando eccessi o carenze, favorendo un flusso
Le nozioni di fisiognomica del piede, ossia lo studio del profilo caratteriale e psicologico della persona attraverso l’interpretazione dell’aspetto morfologico della struttura dei piedi, sono utilissimi complementi allo studio ed alla comprensione delle predisposizioni psico-fisiche individuali.
Teniamo presente che i cenni finora descritti, vanno intesi su base generica, dato che ogni caso va analizzato nel suo contesto. Volevo comunque consigliare un ottimo testo di fisiognomica plantare, ben fatto e curato nei dettagli descrittivi:
Si chiama "fisiognomica del peide" di Franco Biagio