martedì 12 luglio 2016

CHIARIMENTI SULLA RIFLESSOLOGIA PLANTARE

Buongiorno a tutti!
l'altro giorno, parlavo con una collega in spa e mi diceva che stava studiando riflessologia plantare nella sua scuola di estetica e che mi avrebbe portato le mappe ed il programma da farmi vedere.
Apriamo una parentesi! Nelle arti intellettuali, tutto e' evolutivo e personalizzabile, ma cio' non deve stravolgere radicalmente l'essenza delle metodiche e soprattutto la funzionalita!
Detto questo, veniamo al punto! La mappa presentava l'80% dei punti esatti, anche se non proprio correttamente distribuiti sul piede e sproporzionati alla suddivisione tra cingolo scapolare, margine costale e cingolo pelvico.
Dobbiamo ricordare che nella riflessologia plantare la figura dell'essere umano e' perfettamente distribuita tra i due piedi uniti e suddivisa nelle tre fasce (appunto, cingolo scapolare, margine costale e cingolo pelvico - vedi figura).



Detto questo, gli organi, apparati e strutture, vanno esattamente distribuiti sul piede anche in condizione della conformita' dello stesso dato che si trovano piedi di tutte le dimensioni e caratteristiche. Da qui si deve partire per comprendere che la riflessologia non e' e non sara' mai scolastica, dato che una mappa cartacea non potra' mai rappresentare un piede reale.
L'operatore, dovra' cosi', ricercare i punti riflessi direttamente sul piede del ricevente orientandosi si con la mappa, ma raffinando il tocco energetico e conoscendo l'anatomia umana. Ho visto mappe che stravolgevano l'anatomia dove il braccio era privo di avanbraccio e si trasformava in femore... una sorta di mutante se lo vediamo anatomicamente parlando!
I punti posso avere alcune varianti a seconda delle varie mappature, ma trattare un apparato eliminando vari punti fondamentali, non completa il lavoro. La mappa della mia collega ad esempio, era priva di tonsille, tempia e mandibola, gamba piede, tube o deferente, valvola ileocecale e valvola piloro, nervi craniali ecc ecc.
 
Per quanto riguarda il metodo di lavoro, c'e' chi tratta i due piedi contemporaneamente e chi un piede per volta, chi usa crema o olio, chi a secco.
In realta' non c'e' una tecnica specifica standard, l'importante e' che sia fatta bene e che assolva alla sua funzione.
Personalmente venendo dallo shiatsu, tratto un piede per volta di modo da mettere in ascolto i punti adottando il concetto di mano madre mano figlia. Applico un metodo su base strettamente energetica quindi tratto i punti con varie manualita' a seconda delle caratteristiche e del movimento energetico dei vari punti.
Cio' che conta veramente e' fare un corso formativo di qualita' che sappia dare all'operatore le giuste informazioni e mezzi per fare un buon trattamento. La riflessololgia e' fatta di molte cose (valutazione dei punti, trattamento, fisiognomica, metamorfica ecc) percio' non rendiamola un semplice massaggio del piede! puo' dare molto a chi lo fa e a chi lo riceve!!
 
Un grosso saluto a tutti e alla prossima...
 
Dario