lunedì 13 febbraio 2017

RELAZIONE SUI MERIDIANI POSTURALI (INTERVENTO AL CONVEGNO DEL 28 GENNAIO 2017 SULLA POSTURA PRESSO FITNESS CENTER, ARCE (FR)

"IL CORPO CI PARLA"

Il giorno 28 gennaio 2017, sono stato invitato a partecipare ad un convegno sulla postura ed il mio intervento era stato richiesto per affrontare tale tema sotto il punto di vista dello shiatsu.
Ero entusiasta all’idea di tale possibilità che avrebbe dato voce allo shiatsu su un argomento così vicino a molti e soprattutto avere pareri e condivisione con altre figure rilevanti come fisioterapisti, medici, fisiatri e ortopedici.

Il convegno nel suo insieme è stato molto interessante con vari interventi legati all’analisi dei vari squilibri posturali e le terapie da adottare sotto il punto di vista fisioterapico e riabilitativo. Più ascoltavo e più mi rendevo conto che il nostro modo di affrontare delle dinamiche posturali, si distaccava parecchio dalla visione occidentale e più si avvicinava il momento del mio intervento e più temevo che gli argomenti che avrei affrontato, non sarebbero stati facilmente digeribili per molti, ma ero fiducioso e non vedevo l’ora di dare il mio contributo.
Tocca a me… il dott. De Santis mi presenta e una volta preso il microfono, apro l’argomento parlando del JIng e dello Shen.



Ma perché partire da qui? Cosa c’entra il Jing e lo Shen con la postura? Presto detto! Sappiamo che il Jing rappresenta l’essenza più pura dell’essere umano e racchiude il nostro pacchetto genetico. Ciò vuol dire che anche la nostra postura ha un atteggiamento ereditario; quante volte ci siamo sentiti dire: hai la stessa camminata di tuo padre! Oppure: hai la gobba come tua madre! E così via. Quindi partiamo già con una predisposizione posturale sulla quale verranno poi a caricarsi tutti gli aspetti che caratterizzeranno la nostra vita. Da qui subentra lo Shen che è la parte consapevole…. La consapevolezza del nostro vissuto con tutti i sui traumi fisici ed emotivi, i disturbi degli organi interni e gli squilibri energetici. Sappiamo bene che siamo un microcosmo inserito in un macro cosmo e questo non fa altro che farci arrivare tantissimi impulsi sia esterni ma anche interni che portano a creare aspetti somatici che influenzano sia la nostra postura, ma anche il nostro aspetto (fisiognomica).
In MTC (medicina tradizionale cinese) ad esempio, tutti i traumi subiti, rimangono impressi sulla colonna entro i 33 anni, età in cui considerano l’uomo adulto e consapevole, tante quante sono le vertebre del rachide considerando i forami sacrali. Questo può essere una chiave di lettura che può dare un senso alla valutazione degli spazi vertebrali, ad esempio dilatazione, compressione o spostamento a destra o sinistra delle singole vertebre. Inoltre dobbiamo considerare per quanto riguarda sempre la colonna, gli organi corrispondenti gli spazi vertebrali e vedere quale interazione energetica o fisiologica hanno in relazione ai pieni e vuoti sul rachide, per non dimenticare il trattamento dei punti SHU.

Vogliamo inoltre aggiungere le somatizzazioni emotive che si fanno carico sulla colonna e che spesso sono causa di tensioni, dolori, blocchi del respiro, rigidità ecc ecc…. qui di seguito una mappa indicativa degli organi in relazione agli spazi vertebrali:
Per spiegare un po meglio il concetto di movimento nello spazio circostante con riferimento ai meridiani posturali, farò capo a 3 fasi fondamentali della nostra vita:
(yang Ming) fermarsi a riflettere
(Shao Yang) scegliere
(Tae Yang) agire
I meridiani posturali sono 3: Stomaco, che ci sostiene anteriormente, Vescica biliare che ci supporta lateralmente e vescica urinaria che ci sorregge posteriormente governando la colonna.
Seguendo le 3 fasi e collegandole ai meridiani posturali, in una condizione ottimale avremmo lo stomaco che si proietta verso l’obbiettivo, la vescica biliare che si fa strada per raggiungerlo e vescica urinaria che ci fa muovere verso di esso.
Ciò avviene perché stomaco ad esempio e collegato al nutrimento inteso come nutrirsi di tutto ciò che vogliamo raggiungere…. Non solo cibo, ma conoscenza, ambizioni, oggetti, luoghi e persone; la vescica biliare avente una capacità decisionale e governando in particolare gli arti superiori (spalle-braccia), si fa largo e spazio per raggiungere più facilmente questo obbiettivo, e non per ultimo, vescica urinaria che governa le nostre gambe facendoci così muovere verso l’obbiettivo stesso.
Abbiamo così coinvolto la nostra testa, gli arti superiori e quelli inferiori, tenendo conto che in MTC la testa viene considerata un arto.


Qui di seguito i meridiani posturali: VB – VU – E.







Alcuni atteggiamenti posturali ad esempio che possono caratterizzare un squilibrio del meridiano di stomaco, possono essere:
-Verticalizzazioni cervicali (il collo si allunga verso l’obbiettivo con difficoltà nel raggiungerlo)
-Chiusura e rigidità della caviglia in posizione supina (perché lo stomaco è unilaterale, come il paraocchi per il cavallo; vede solo quella direzione)
-Chiusura delle spalle (questo perché le braccia si portano in avanti per afferrare e raggiungere)
-Rigidità del ginocchio o disturbi del tibiale
Mentre atteggiamenti che possono caratterizzare vescica biliare sono:
-rigidità e controllo delle articolazioni (in particolare spalla e anca)
-Scarsa elasticità del corpo con movimenti a scatto
-tensioni tendinee o infiammazione degli stessi
-Dolori e rigidità del collo
Mentre per vescica urinaria:
-disturbi generali della colonna (identificazione dei pieni/vuoti e valutazione dei punti SHU)


Per concludere vorrei dire che la postura non è un aspetto immutabile, anzi! Tutt’altro! Il corpo cerca sempre in maniera autonoma di creare le condizioni ottimali per poter essere in equilibrio. Non sempre questo è possibile, proprio per il discorso che si faceva prima sugli stimoli interni ed esterni che condizionano il nostro stato. Quello che conta è cercare di tener cura del nostro corpo come della nostra mente, attraverso esercizi mirati e costanti atti a mantenere un aspetto omeostatico e duraturo.
Dobbiamo uscire fuori da quella visione occidentale che ci porta ad interessarci al nostro corpo solo quando ci fa male qualcosa! Normalmente, quanta attenzione do al mio corpo? E’ vero, molti vanno in palestra, vanno a correre fanno sport ecc ecc, ma non sempre è costruttivo, a volte logora e danneggia il nostro corpo perché manca un aspetto fondamentale, la consapevolezza!
Ancor prima del massaggio e delle terapie manuali, esistevano tecniche per il corpo come i qi gong o il tai chi, esercizi di movimento corporeo, respiro e percezione del proprio equilibrio. Tornare ad ascoltarsi è un grande passo per una prevenzione ed evitare che il corpo si stressi e crei disturbi somatici.
Chiudo dicendo che lo shiatsu è una grande arte che ci aiuta ad ascoltarci e a conoscere più a fondo le nostre dinamiche… uno squilibrio posturale racchiude una storia e lo shiatsu è un grande mezzo per conoscere ed interpretare lo stesso, dandoci i mezzi necessari per far si che il disagio prenda una forma più adattabile alla nostra vita, alle nostre abitudini e ai nostri atteggiamenti.

 
 
Un grosso abbraccio a voi tutti e che il QI vi accompagni sempre!
Dario