Salve lettori,
come spesso mi accade, frutto dei miei post non sono altro
che le esperienze di trattamento che mi trovo ad affrontare ogni giorno,
parlando anche con i riceventi e lavorando con loro.
Uno dei temi che molte volte mi si presenta, è la ricaduta
nel disturbo; capita molto spesso che I ricevente mi dica: ho fatto diverse
sedute di (trattamenti di varia natura che non sto qui a specificare), ma dopo
poco sono tornato/a al punto di partenza.
Da qui prendo spunto per parlarvi degli squilibri somatici e
del perche’ si ricade nel disturbo anche dopo trattamento.
Il riferimento sara’ sempre per metodi applicati
correttamente escludendo improvvisati o metodiche inadeguate. Bisogna
considerare molti fattori per fare una valutazione di un disturbo quale puo’
essere un dolore al collo o alla schiena; io ho l’abitudine di chiedere sempre
loro che tipo di lavoro svolgono o che tipo di attivita’ sportiva
praticano…questo gia’ mi da un quadro generale di quello che puo’ essere
eventuale causa di accentuazione o ricaduta di un distrurbo, anche perche’ chi
solleva pesi in maniera scorretta sollecitando la schiena, non puo’ di certo
pretendere di poter star meglio o “guarire” dal suo dolore se per primo non
cambia le sue abitudini di sollevamento….. per intenderci.
Altre domande che pongo sono: se ha subito traumi della
zona, se ha dei disturbi riflessi (ad esempio stipsi o diarrea per
infiammazioni lombari o cefalee, nausea, abbassamento vista per quelli
cervicali, ecc ecc…) questo perche’ mi fa capire se c e’ un coinvolgimento
anche fisiologico sia come derivazione che come conseguenza.
Premetto che le valutazioni che si fanno in shiatsu in
merito alla postura o alle disarmonie della colonna, non hanno nulla a che
vedere con metodiche riabilitative; i parametri da noi utilizzati sono
completamente diversi come diverso anche l’approccio per il trattamento…. Si
puo’ rendere l’idea gia’ dal fatto che noi trattiamo la parte sana per
ristabilire quella in sofferenza. Il principio e’ che il corpo umano e’ dotato
dei giusti mezzi per rigenerarsi e ristabilirsi solo attraverso le proprie
risorse vitali… quello che un operatore shiatsu fa, non e’ altro che stimolare
quelle aree, quei meridiani e quei punti, necessari a far si che questo
meccanismo prenda il via non assumendo ne un atteggiamento riabilitativo quale
invece competenza fisioterapica, me un atteggiamento invasivo che di certo non
e’ sua caratteristica.
L’ascolto e’ alla base della riuscita di un trattamento e
accompagnare il ricevente anche con indicazioni funzionali al suo disturbo,
facendo si che il problema stesso venga consapevolizzato ed affrontato non con
dipendenza, ma con autonomia e comprensione.
La visione ristretta che si ha di un disturbo, cioe’ vederlo
solo nella sua dimensione e localizzazione, e’ causa della ricaduta; “ho fatto
10 sedute, mi sono fatto scrocchiare, mi sono fatto i massaggi cervicali, sono
stato da questo o da quello ecc ecc…. sento tutti i giorni queste parole, ma
non sento mai nessuno che mi dice che colui che lo ha trattato gli abbia mai
fatto una corretta anamnesi e valutazione dei fattori interni ed esterni.
Bisogna essere non un pagliativo, ma una guida per il ricevente che deve aver
modo di comprendere il suo disagio e poterlo affrontare al meglio soprattutto
cambiando quelle abitudini che ne sono la causa. Sappiamo che l’olismo
identifica la totalita’ e di conseguenza dobbiamo vedere il ricevente sotto
tutti i punti di vista e non solo per il suo mal di schiena. Abbiamo mezzi per
farlo, meridiani, kyo jitsu, tzubo, hara, funzioni energetiche …. Nel limite
delle nostre competenze, siamo perfettamente in grado di dare quei giusti mezzi
al ricevente oltre che al trattamento, per fa si che il suo benessere venga
raggiunto e mantenuto nel tempo, attraverso consapevolezza dello stesso e
cambiamento.
Per poter star bene, bisogna comprendere che ci si deve
tener cura attraverso un lavoro lungo, costante e consapevole…. l’uso o meglio
l’abuso di farmaci anti infiammatori, o la seduta di “scrocchiamento” ossa, o
la pozione magica, possono andar bene per un po, ma se non comprendono a fondo
il problema, non comprendono quali sono o sono state le cause, non comprendono
le giuste abitudini da adottare, possono fare anche centinaia di sedute, ma
torneranno sempre e comunque alle origini sei sintomi e del disturbo.
Cambiare e’ necessario per poter star bene…. Lo shiatsu
cresce con il ricevente e lo accompagna in un percorso di consapevolezza senza
traumi, senza essere invasivo e soprattutto rispettando i tempi di risposta del
corpo perche’ il corpo ci parla ed un bravo operatore deve saper cogliere il
significato corretto di cio’ che ci dice…..
Un saluto
Dario
Nessun commento:
Posta un commento