Buonasera a tutti..
Come molti di voi sanno, i post che scrivo nascono da ciò
che vivo in prima persona e credo che in fondo è anche un pò quello che voglio
riflettere per il mio blog… quando leggiamo qualcosa c’è una parte di quello
che abbiamo letto, che un po ci appartiene… magari rispecchia una situazione
che abbiamo vissuto o che percepiamo come nostra; lo stesso vale quando le
persone ci parlano… subito diventiamo empatici, una parte dei loro racconti può
riflettere un momento nella nostra vita o una sensazione, emozione o pensiero
che se non in tutto, almeno in parte ci ha sfiorato.
Ecco…parto da questo per parlarvi di una cosa che mi è
successa di recente e che ha avuto su di me un effetto che per quanto
stravolgente, potrei considerare sicuramente illuminante.
Mi ero preso un po di tempo per scrivere…a dire il vero ho
attraversato un periodo un po altalenante emotivamente parlando ed ho avuto sia
nel lavoro che nella mia vita privata, diversi episodi che hanno comunque messo
in gioco la mia emotività. Ero e sono rispetto ad un tempo, sicuramente più
recettivo e questa cosa mi ha davvero fatto molto piacere perché mi ha dato la
possibilità di entrare ancor più in contatto con le persone e diventare sempre
più me stesso riflesso nei miei trattamenti e nella mia vita di tutti i giorni.
Consapevole ora di tutto questo vi voglio raccontare un
episodio che mi è accaduto di recente durante un trattamento; circa una decina
di giorni fa, ho un appuntamento in hotel con una ricevente disabile per via di
un incidente molto grave che l’ha tenuta in coma per diverso tempo e l’ha resa
invalida tanto da utilizzare un deambulatore. Avevo un trattamento Riflessologico
e devo dire che con la riflessologia plantare ho sempre avuto un tocco più
sottile nel percepire i vari “strati” che caratterizzano una persona….quello
che non sapevo era che in quella seduta, avrei percepito il sottile in me
stesso!
Ho iniziato a trattarla dopo che mi aveva raccontato un po
il suo vissuto e ciò che ha dovuto vivere dopo l’incidente e a metà trattamento
ad un certo punto inizio a piangere… normalmente mi capita il contrario, cioè
che pianga il ricevente e pensare che questa cosa fosse successa a me, un po mi
ha destabilizzato.
L’ho lasciato andare, non l’ho trattenuto e devo dire che è
stata un’esperienza per me molto costruttiva perché ho compreso dalle parole
della signora e dalle ultime vicissitudini che ho attraversato in questo
periodo, che il vero valore delle cose, lo si deve ritrovare negli occhi di chi
amate, nella parole di chi vi da un consiglio per il vostro bene, nelle
orecchie di chi vi ascolta e nelle mani tese di chi vi vuole aiutare…non siate
chiusi e superficiali, investite le vostre energie per colore che ritenete un
punto di forza per voi… allontanate chi vi assorbe e vi rende deboli e
avvicinatevi a coloro che sono un’esplosione di energia, solo così potrete
essere più forti e costruttivi… quel pianto mi ha fatto comprendere che sono
umano, che ho le mie debolezze, le mie emozioni, la mia empatia, non che mi
considerassi un anaffettivo distaccato, ma aver concentrato sempre tutte le mie
energie per ascoltare, parlare, agire per gli altri,mi aveva fatto perdere il
contatto con il mio profondo. E’ stato un pianto che mi aveva lasciato un po di
magone, ma non potrò mai ringraziare abbastanza quella ricevente per ciò che
involontariamente mi ha dato.
Mi ritengo fortunato a vivere esperienze nel momento giusto
e con le persone giuste perché sono per me fonte di rinnovamento, di crescita,
di ispirazione, di illuminazione anche se penso che un po sta anche nel vedere
con occhi diversi le cose e saperne cogliere il giusto senso…solo così riesco a
sentirmi parte integrante di me li dove per un attimo o poco più, ho perso il
“contatto” con la mia essenza. Si apprende molto dagli altri quando riusciamo
ad essere aperti mentalmente e capaci di accogliere… sappiate stare in
silenzio, sappiate ascoltare, sappiate stare da soli, sappiate stare fermi…. E
sarà proprio in questi attimi che le cose più belle vi accadranno.
Un saluto
Dario
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