mercoledì 6 settembre 2017

UN PIANTO CHE SA DI ME...



Buonasera a tutti..
Come molti di voi sanno, i post che scrivo nascono da ciò che vivo in prima persona e credo che in fondo è anche un pò quello che voglio riflettere per il mio blog… quando leggiamo qualcosa c’è una parte di quello che abbiamo letto, che un po ci appartiene… magari rispecchia una situazione che abbiamo vissuto o che percepiamo come nostra; lo stesso vale quando le persone ci parlano… subito diventiamo empatici, una parte dei loro racconti può riflettere un momento nella nostra vita o una sensazione, emozione o pensiero che se non in tutto, almeno in parte ci ha sfiorato.
Ecco…parto da questo per parlarvi di una cosa che mi è successa di recente e che ha avuto su di me un effetto che per quanto stravolgente, potrei considerare sicuramente illuminante.
Mi ero preso un po di tempo per scrivere…a dire il vero ho attraversato un periodo un po altalenante emotivamente parlando ed ho avuto sia nel lavoro che nella mia vita privata, diversi episodi che hanno comunque messo in gioco la mia emotività. Ero e sono rispetto ad un tempo, sicuramente più recettivo e questa cosa mi ha davvero fatto molto piacere perché mi ha dato la possibilità di entrare ancor più in contatto con le persone e diventare sempre più me stesso riflesso nei miei trattamenti e nella mia vita di tutti i giorni.
Consapevole ora di tutto questo vi voglio raccontare un episodio che mi è accaduto di recente durante un trattamento; circa una decina di giorni fa, ho un appuntamento in hotel con una ricevente disabile per via di un incidente molto grave che l’ha tenuta in coma per diverso tempo e l’ha resa invalida tanto da utilizzare un deambulatore. Avevo un trattamento Riflessologico e devo dire che con la riflessologia plantare ho sempre avuto un tocco più sottile nel percepire i vari “strati” che caratterizzano una persona….quello che non sapevo era che in quella seduta, avrei percepito il sottile in me stesso!
Ho iniziato a trattarla dopo che mi aveva raccontato un po il suo vissuto e ciò che ha dovuto vivere dopo l’incidente e a metà trattamento ad un certo punto inizio a piangere… normalmente mi capita il contrario, cioè che pianga il ricevente e pensare che questa cosa fosse successa a me, un po mi ha destabilizzato.
L’ho lasciato andare, non l’ho trattenuto e devo dire che è stata un’esperienza per me molto costruttiva perché ho compreso dalle parole della signora e dalle ultime vicissitudini che ho attraversato in questo periodo, che il vero valore delle cose, lo si deve ritrovare negli occhi di chi amate, nella parole di chi vi da un consiglio per il vostro bene, nelle orecchie di chi vi ascolta e nelle mani tese di chi vi vuole aiutare…non siate chiusi e superficiali, investite le vostre energie per colore che ritenete un punto di forza per voi… allontanate chi vi assorbe e vi rende deboli e avvicinatevi a coloro che sono un’esplosione di energia, solo così potrete essere più forti e costruttivi… quel pianto mi ha fatto comprendere che sono umano, che ho le mie debolezze, le mie emozioni, la mia empatia, non che mi considerassi un anaffettivo distaccato, ma aver concentrato sempre tutte le mie energie per ascoltare, parlare, agire per gli altri,mi aveva fatto perdere il contatto con il mio profondo. E’ stato un pianto che mi aveva lasciato un po di magone, ma non potrò mai ringraziare abbastanza quella ricevente per ciò che involontariamente mi ha dato.
Mi ritengo fortunato a vivere esperienze nel momento giusto e con le persone giuste perché sono per me fonte di rinnovamento, di crescita, di ispirazione, di illuminazione anche se penso che un po sta anche nel vedere con occhi diversi le cose e saperne cogliere il giusto senso…solo così riesco a sentirmi parte integrante di me li dove per un attimo o poco più, ho perso il “contatto” con la mia essenza. Si apprende molto dagli altri quando riusciamo ad essere aperti mentalmente e capaci di accogliere… sappiate stare in silenzio, sappiate ascoltare, sappiate stare da soli, sappiate stare fermi…. E sarà proprio in questi attimi che le cose più belle vi accadranno.
Un saluto
Dario