martedì 3 dicembre 2013

ZEN SHIATSU, SHIZUTO MASUNAGA...

Cari lettori, buonasera!
Volevo ricordare con questi video, il maestro Masunaga colui che ha fatto dello Zen Shiatsu una vera arte della quale oggi usufruiamo sia come riceventi che come operatori.
Ricordo inoltre che il maestro Masunaga dopo aver tracciato la mappa dei meridiani, la strappò dicendo ai suoi allievi e alle generazioni future di Shiatsuka, di scoprire sempre nuove vie energetiche che possano dare una continua evoluzione allo Shiatsu.
Qui lo vediamo tenere un seminario in Canada; il seminario è diviso in 4 parti....buona visione!







mercoledì 13 novembre 2013

L'INVERNO (Dong)...

Buongiorno,
seppur a fatica, incominciamo a percepire il primo vero freddo che caratterizza l'inverno e a tal proposito, vediamo assieme quali sono i sapori e gli alimenti che possono aiutarci ad affrontare meglio questa stagione.
L'acqua ghiaccia, tutto si ferma (bi) e si interiorizza (cang), la terra gelata si fende ed il rene possiede poco Yang. L'ideogramma dell'inverno (dong), è dominato dal freddo (han) e dal ghiaccio (bing). Più ci si concentra e nasconde in inverno, più si può rinascere (fa) in primavera. Le energie sono come ibernate, concentrate in profondità, perciò bisogna evitare le nature fredde, e ricercare il sapore dolce ed il caldo. Lo scopo della dietetica e della fitoterapica, è duplice: nutrire le riserve ed esercitare il "voler vivere". L'igiene di vita deve essere vigorosa e bisogna sforzarsi di lottare contro l'abbassamento della temperature e la riduzione della luminosità.
Bisogna evitare la fatica fisica, nervosa e dormire molto, in armonia con l'allungamento delle ore notturne. Bisogna alzarsi tardi al mattino, evitando il Freddo-Umido ed il cielo grigio. Occorre evitare di uscire di notte e non mangiare alimenti freddi e crudi (verdure non cotte).

ALIMENTI CONSIGLIATI:
bisogna ingerire grandi quantità di cereali dolci e tiepidi; riso, grano, segale, grano saraceno e mais.
Il cioccolato amaro con l'aggiunta dell'alcool, sarà da consigliare.
Ingerire leguminose (fagioli e lenticchie) e radici di legumi Yang (asparagi, carote, funghi e patate).
Fra i frutti saranno da preferire castagne, noci ed agrumi (arance, clementine, mandarini).
Si daranno poi carni rosse e forti (bue, montone, cavallo), inoltre, cervello, rognone, trippa, fegato, uova, formaggi fermentati e pesci grassi (salmone, tonno, anguilla, sardine).
ALIMENTI SCONSIGLIATI:
Sono da sconsigliare i frutti di mare ed i crostacei per l'eccessivo sapore salato; in effetti il sale, va ridotto ed evitato.

INDICAZIONE SUL CAMBIO DI SAPORI:
Per preservare lo Yang, occorre: ingerire cibi e bevande calde o tiepide, mai fredde o ghiacciate. Le minestre calde con legumi (piselli con riso ad esempio), sono il piatto da preferire. Le cotture debbono essere riscaldanti; arrosti, vapore, fritture, sono da consigliare.
Poichè occorre stimolare l'appetito, risulta utile dare del sapore amaro: cioccolato, asparagi, indivia, scarola, fegato d'uccelli, caffè, thé, birra, tisane a base di camomilla, verbena, valeriana, bucce di mandarino o d'arancio. Si aumenterà un poco il sapore acido che è retraente (pompelmi yogurt e formaggi) e si userà il piccante per condire al posto del sale.

LE SPEZIE:
Da usare le spezie riscaldanti e tonificanti lo Yang come pepe, peperoncino e cannella. Allo stesso scopo, sono molto utili sia aglio che cipolla. Ricordiamo che la cannella, va evitata in portatori di allergia da contatto verso il balsamo del Perù, mentre l'aglio fa creare in soggetti allergici, crisi anche asmatiche e va evitato da coloro che assumono farmaci anticoagulanti.

LA FITOTERAPIA:
Una buona formula fitoterapica per la stagione invernale sarà:
Agrimonnia eupatoria (dolce e Yang)
Sylibum marianum (Acido e riscaldante)
Borrago officinalis ( Piccante e riscaldante)

LA TISANA DELL'INVERONO:
Saranno utili piante riscaldanti e toniche, capaci di incrementare la Weiqi (la più Yang delle nostre energie), mettendo a riparo l'organismo dagli attacchi del freddo. Consigliamo una tisana da consumare una volta al di dopo pranzo di semplice composizione:
Echinacea angustifolia radici 5g
Glycyrriza glabra 5g
Per rinvigorire la Weiqi e combattere la penetrazione del freddo (an), si usa molto in Cina e in tutto l'oriente , l'Astragalus membranaceus, anche a dosaggi molto alti (fino a 10g).
In caso di sintomi da raffreddamento delle alte vie aeree, usare decotti (due volte al dì, mattina e sera a stomaco pieno) di:
Cannella del Celyon 3g
Chiodi di Garofano 5g
Se il freddo acuisce dolori reumatici (soggetti con vecchia artrosi) impiegare, sempre due volte al dì, tisane con:
Scorsa di salice bianco 5g
Radici di liquirizia 3g
Radici di artiglio del diavolo 5g

Un saluto a voi tutti e l'appuntamento con i sapori e le tisane, sarà rimandato alla prossima primavera....
Dario

mercoledì 23 ottobre 2013

AUTUNNO (Qiu); BREVE GUIDA SULLA SCELTA DEGLI ALIMENTI E DEI SAPORI A SECONDA DELLE STAGIONI.

Buongiorno a tutti!
Ci troviamo in autunno e con questo post, affronteremo l'argomento dei sapori ed alimenti legati alla stagione che stiamo attraversando.
L'autunno è il periodo della sovrabbondanza (rong) e dell'equilibrio (ping). Il "soffio" del cielo comincia a retrarsi ed interiorizzarsi ed è l'epoca della raccolta (shu). Il Cielo retrae il suo soffio dopo il massimo dell'estate e la terra gode al massimo, dell'ampliamento dello Yang estivo.
I principi generali prevedono: favorire la raccolta (yang shu), ed esercitare una vita serena e tranquilla. La dieta sarà purificante e chiarificante per favorire lo stoccaggio invernale.
 
ALIMENTI CONSIGLIATI
Occorre ridurre il consumo di frutta fredda e soprattutto, mai consumarla di sera (mai ingerire pesche ed albicocche).
Mangiare invece fichi freschi che purificano gli intestini, mandorle, noci e pistacchi, banane, datteri e prugne. Da assumere inoltre cereali, patate e leguminose (fagioli rossi e bianchi, lenticchie). Non bere bevande fredde.
Nel caso di autunno SECCO, impiegare sostanze umidificanti come miele, sesamo e latticini e in fitoterapia, Equisetum Hiemails.
In caso di autunno CALDO persistente, utilizzare alimenti freschi ed umidi come piante fitoterapiche Eucaliptus Globosus e Pulmonaria Officinalis.
Se invece domina un autunno FREDDO, utilizzare alimenti riscaldanti e molte bevande calde. In questo caso in fitoterapia, utile la Satureia Montana ed il Fraxinus Excelsior.
Se l'autunno consegue ad un'estate molto umida, utilizzare piante o cibi aromatici (zenzero) per lottare contro i catarri e le possibili intossicazioni alimentari.
 
INDICAZIONI SUL CAMBIO DI SAPORI
Ridurre il sapore piccante (eliminare pepe e peperoncino) ed aumentare l'acido che è retraente (olive verdi, pomodori, carne di cavallo, coniglio, lepre e latte di mucca).
 
LE SPEZIE
Da usare spezie di sapore piccante come pepe, peperoncino, menta, mentuccia e boragine. Utile anche cipolla, aglio e scalogno.
 
LA FITOTERAPIA
Come fitoterapici, saranno utili Cynara scolimus e Taraxacum dens leonis. Tonificare inoltre l'energia difensiva (WEI Qi) con Timus Vulgaris, Rosmarinus officinalis, Cynnamomun zeilanicum, Geranium Robertianum o Adorantissimum, Uncaria Tomentosa ecc..
 
LA TISANA DELL'AUTUNNO
Per tonificare la superfice, cioè incrementare l'energia difensiva e giovare al metallo, si consiglia l'uso della seguente tisana:
ECHINACEA PURPUREA FIORI 30%
POLMONARIA RADICI 20%
INULA HELENIUM RADICI 30%
TIMUS VULGARIS FIORI 20%
da assumere due volte al giorno fra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno.
 
Un saluto a voi tutti e a presto
 
Dario
 
"Fonte, Shiatsu news n°23"
 
 

martedì 8 ottobre 2013

SI TORNA A PARLARE DI DEONTOLOGIA....

Si torna a parlare di deontologia, primo perchè non è mai abbastanza e secondo perchè questa settimana, è successo un episodio che useremo come spunto per ribadire alcuni concetti.
Un paio di giorni fa, mi chiama la dott.ssa Simona Brait, la psicoanalista con la quale collaboro e mi dice:
"Dario, non sai cosa ha fatto un tuo collega!"
Io incuriosito, le chiedo di raccontarmi.
Praticamente, mi dice che una sua paziente, è andata per 4 anni da un operatore di Frosinone (che oltretutto conosco), per fare dei trattamenti shiatsu, solo che invece di fare shiatsu, faceva 20 minuti di "massaggio" ed il resto dell'ora, COLLOQUIO per la "modica" cifra di 80 euro!!!
Partendo dal presupposto che quest'operatore non è uno psicologo e tenendo conto che la signora in questione soffre di depressione acuta (diagnosi della dottoressa), come possiamo deontologicamente classificare questo comportamento?
Conosco l'operatore e so che è o è stato iscritto alla FIS, di conseguenza dovrebbe conoscere il codice deontologico......probabile che si sia fatto prendere la mano a scapito della salute mentale della ricevente! Di conseguenza mi permetto di dire, che non posso di certo considerarlo un mio collega, ma un ciarlatano che si fa pagare a peso d'oro per svolgere un lavoro che non gli compete!
Approffitto così per ricordare a tutti gli operatori (veri) e i riceventi, qual'è la figura che ricopre lo shiatsuka ed i suoi limiti:

1) lo shiatsuka non può sostituirsi alle figure sanitarie e parasanitarie. Di conseguenza non fa colloqui di natura psicoterapica (almeno che non sia laureato in psicologia)

2) Lo shiatsuka deve saper riconoscere i propri limiti e soprattutto deve saper riconoscere se un ricevente ha bisogno di altro tipo di sostegno, indirizzandolo dalle figure di competenza.

3) Lo shiatsuka fa shiatsu e basta! lo shiatsu è una tecnica che lavora attraverso la digitopressione, sul ripristino del flusso energetico del meridiano con lo scopo di riportare una condizione di omeostasi e di benessere generalizzato del corpo e della mente, riattivando le risorse vitali innate. 

4)Lo shiatsuka segue il codice deontologico dettato dalla FIS o da altre associazioni di categoria e ricordiamo che la FIS, ha imposto un tariffario indicativo per gli operatori (questo per mantenere un livello equo sulla concorrenza) che va per gli operatori stundenti, dai 25 ai 35 euro, per gli operatori ordinari dai 35 ai 50, per i professionisti dai 50 ai 65. (E' vero che poi ognuno è libero di chiedere quello che vuole, ma onde evitare ulteriore confusione ed una disparità che non sempre è proporzionata al servizio, è preferibile attenersi alle tariffe indicate).

5) Mi rivolgo ai riceventi dicendo loro di essere puntigliosi nel chiedere qualifiche e competenze, perchè ne vale la vostra salute....nel caso della signora in questione, si parla di salute mentale che nei 4 anni è andata aggravandosi.

Bisogna avere coscenza e bisogna mantere la professionalità che ci identifica da chi invece fa di quest'arte, un mezzo per far soldi a scapito della gente! Non lo ritengo giusto!
 Ritengo giusto rispettare se stessi in quello che si fa, rispettare lo shiatsu nella sua arte ma sopattutto rispettare chi ci da fiducia e si rivolge a noi per ricevere un trattamento!

Spero che sia di esempio per molti questa storia, come spero anche che non accadano più!

Un saluto a voi tutti e a presto...
Dario

venerdì 27 settembre 2013

L'IMPORTANZA DELLA FISIOGNOMICA DEL PIEDE

buongiorno a tutti! 
Torniamo a parlare di riflessologia plantare e più in particlare, di fisiognomica e dell'importanza che ha nel trattamento riflessologico. C'è da sapere, che l'operatore ancor prima di iniziare il trattamento, deve svolgere un compito di ricerca che può essere diviso in: indagine visiva, tattile ed identificazione delle informazioni. 
Dato che ogni piede è diverso da soggetto a soggetto, possiamo attraverso la fisiognomica, incominciare ad avere un quadro generale delle condizioni del ricevente ancor prima di iniziare il trattamento; si dovrà così tenere in considerazioni dei seguenti aspetti: 
-qualità della pelle (secca, ruvida, screpolata..) 
-colore della pelle 
-cicatrici 
-nei, efelidi 
-rughe e pieghe della pelle 
-cicatrici (anche non cicatrizzate) 
-piaghe 
-unghie 
-struttura ossea e cutanea 
-arcata plantare 
-dita 
-dimensione del piede in base alla persona 
-distribuzione e scarico del peso 
-confronto tra i due piedi -escrescenze ossee 
-odore (identificativo per segnalare specifici disturbi di origine linfatica, digestiva ecc ecc). 

La prima valutazione energetica/funzionale, avviene attraverso questi meccanismi che a seconda della caratteristica che mostrano, riescono ad indirizzare il riflessologo verso un programma di lavoro più specifico e mirato a ristabilire quel processo energetico in disarmonia e migliorare le condizioni generali del soggetto. Data la vasta gamma di interpretazioni nella fisiognomica, vorrei solo fare alcuni esempi per far comprendere come il riflessologo identifica i punti e dà loro un significato attenendosi solo alla "diagnosi" (energetica) visiva. 

Es 1: Uno squilibrio del rachide cervicale, può essere identificato con una ruga orizzontale marcata nella zona riflessa della base cranica. 
es 2: Uno squilibrio energetico della tiroide, può essere evidenziato da una macchia scura che compare alla base dell'unghia dell'alluce. 
es 3: un disturbo agli occhi, può essere evidenziato da duroni, cheratosi o rughe orizzontali che compaiono sul dorso del secondo e terzo dito. 
es 4: Un disturbo delle vie aeree più in particolare del polmone, può manifestarsi con una cheratosi estesa nel punto riflesso del polmone.
es 5: i piedi freddi possono essere segno di cattiva corcolazione ma nache di squilibrio energetico della milza. Al contrario, se sono invece molto caldi, può denotare uno squilibrio a livello ormonale. 

Gli esempi presi in considerazione, sono su base generica, dato che l'interpretazione dettagliata si fonda anche su altri elementi come tatto, trattmento e percezione energetica dei punti Kyo/jitsu. Quello che voglio sottolineare, è l'importanza che ha la fisiognomica nella riflessologia plantare perchè il trattamento comincia con gli occhi (naso ed orecchie) prima ancora che con le mani. Magari successivamente faremo ancora altri esempi di come i punti e le zone del piede possono essere interpretati in base al loro aspetto. Per ora vi saluto e vi rimando al prossimo post! 
A presto... 
Dario

lunedì 12 agosto 2013

RECENSIONI...

Buonasera a tutti,
è un po che non ci si sente, ma come sapete, sono ancora impegnato con lo stagionale presso l'hotel Ambascitori.
A tal proposito con molto piacere, vi linko una recensione di un cliente che ho conosciuto al centro e che molto gentilmente, ha parlato anche  di me su tripadvisor!
A presto e buon ferragosto!!!
http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g194762-d529896-r170494126-Ambasciatori-Fiuggi_Province_of_Frosinone_Lazio.html#CHECK_RATES_CONT

lunedì 24 giugno 2013

MASSAGGI IN SPIAGGIA...

Bentrovati a tutti, oggi a fronte di una mia esperienza personale, vorrei parlarvi dei "massaggiatori" da spiaggia....avete presente? quelli che ogni estate passano tra gli ombrelloni a chiedere: "massaggio?"
Partirei con il raccontarvi la mia storia per arrivare ai mitivi per i quali è bene non farsi mettere le mani addosso in spiaggia.
Ad inizio giugno, vado a Milano marittima per passare un weekend al mare e mentre prendo il primo sole, spunta una ragazza cinese che mi dice: "massaggio?"
Io la osservo e noto che ha una mappa di riflessologia plantare solo del piede sinistro e oltretutto scritta in cinese. Allora penso: "tratterà solo il piede sinistro.....ma il destro?"
Incuriosito incomincio a farle qualche domanda e le chiedo dove e quanto tempo ha studiato riflessologia.
Mi risponde che ha studiato in cina per un anno.
Io la liquido dicendo che per poter esercitare, bisogna aver studiato almeno 3 anni con oltre 700 ore di formazione.
La cosa è finita li, ma ho trovato lo spunto per potervi dire le ragioni per le quali non bisogna farsi trattare dai "massaggiatori da spiaggia":
1) studi e formazione:
spesso non hanno la giusta formazione e sono limitati nelle tecniche e conoscenza teorica dei metodi. Ciò comprende anche la non conoscenza deontologica.
2) il basso costo della prestazione:
di solito predono circa 10/15 euro per un "massaggio" si economico, ma senza alcuna utilità dato che rimane superficiale ed inefficace. Il rischio inoltre è che se il ricevente soffre di disturbi ad esempio ernie discali, il "massaggiatore" non avrà mai l'accortezza di chiedere dove può e dove non può trattare perchè è tarato per far soldi e non per essere professionale.
3)l'igiene:
 il livello di igiene è bassissimo. Su una spiaggia, si suda e si entra in contatto con altre persone. Il "massaggiatore", tratta diversi "clienti" e non possiamo verificare se si lavi le mani prima e dopo ogni seduta. Se inoltre fa un massaggio riflessologico, non terrà sicuramente conto della presenza di verruche, o eventuali funghi che possono così, passare da un ricevente all'altro....questo sempre per il discorso che è più interessato a far soldi pittusto che accertarsi delle condizioni generali di ogni ricevente.
4) Il contesto:
quando mai, un professionista serio, si mette a fare massaggi tra gli ombrelloni? discrezione, privacy, ambiente accogliente ed igiene, vengono completamente a mancare.
5) l'uso dei prodotti quali oli e creme:
oli di origine sconosciuta, che vengono messi sulla pelle degli ignari riceventi senza sapere se possono creare reazioni allergiche o danni cutanei.
6) Il rispetto delle tecniche e di chi le pratica con professionalità:
 questo è un mercato che danneggia il settore non dal punto di vista economico, ma dal punto di vista della conoscenza; nel senso che porta i riceventi, come è successo nel mio caso, a conoscere la riflessologia in un contesto e nella forma più sbagliata possibile.
7) L'abusivismo:
ricordiamo che questi soggetti esercitano la "professione" abusivamente senza emissione di scontrini o fatture.
8) Lo sfruttamento:
chi ci può confermare che dietro questi massaggi eseguiti da cinesi, non ci sia dietro un'organizzazione criminale che li sfrutta? Non vorrei essere estremista, ma non lo escluderei!

Per ora non mi vengono in mente altri motivi, ma credo che siano già sufficienti questi per farvi desistere dal ricevere un massaggio in spiaggia!
Ricordo comunque che alcuni lidi, sono ben attrezzati per fare massaggi ed è preferibile rivolgersi a loro per avere almeno la certezza di farlo in un contesto più sano! ciò non toglie che il ricevente deve avere sempre l'accortezza chiedere all'operatore, formazione e competenze.
In conclusione, non fate massaggi in spiaggia .......rivolgetevi sempre a persone qualificate!
Buona estate a tutti e a presto...

Dario

giovedì 6 giugno 2013

SHIATSU E FISICA QUANTISTICA

Buon pomeriggio a tutti!
Stamane ho avuto il piacere di trattare una mia ricevente ed a fine seduta, si parlava di come lo shiatsu potesse sortire effetti tangibili e visibili a quelli che sono gli stimoli energetici partendo dalla qualità e caratteristiche di ogni singolo meridiano.
Fu così che mi tornò alla mente, il convegno che ho seguito a Milano lo scorso Febbraio sulla fisica quantistica e di come questa possa dare una chiave interpretativa ed un senso, a quelli che sono i "movimenti" energetici.
A tal proposito tempo fa, uscì un articolo di Patrizia Stefanini, fondatrice ed insegnante dell'istituto europeo shiatsu di Milano e Firenze, dove affronta proprio questo tema.
Qui di seguito allego il testo tratto da MessaggiShiatsu.

Negli ultimi tre o quattro secoli la tendenza della scienza è stata quella di cercare di definire una totale divisione tra soggetto ed oggetto, mente e natura.
Galileo Galilei (1564-1642) fu il primo ad usare con regolarità la sperimentazione per investigare i fenomeni naturali (…e imprigionato dall’inquisizione per aver suggerito l’ipotesi che i pianeti ruotassero intorno al sole).
“Misura il misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è” (Galileo) è divenuta la frase ispiratrice, il motto del moderno pensiero scientifico e filosofico e sottolinea l’approccio occidentale attuale alla salute ed alla medicina.
Nella moderna ricerca scientifica l’oggettività è ancora un principio base che viene però sempre più messo in questione sia all’interno che all’esterno della comunità stessa.
Nel ventesimo secolo l’esplorazione del mondo subatomico ha rivelato la natura intrinsecamente dinamica della materia. Non si ritiene più che la materia sia costituita da mattoni fondamentali, precisamente localizzabili nello spazio e nel tempo.
I costituenti dell’atomo sono configurazioni dinamiche che non esistono in quanto entità isolate ,ma in quanto parti interagenti di una inestricabile rete di interazioni.

Una “inestricabile rete di interazioni”: non è questo un modo stupendo di descrivere il sistema dei meridiani di Masunaga usato nello shiatsu?
In effetti l’attuale visione del mondo subatomico contiene in germe una visione di uomo e natura molto più evoluta, ove energia e materia non sono più entità separate, dove osservatore ed osservato non possono più essere separati, essendo essi stessi parte del fenomeno oggetto di studio.
La Fisica e la Matematica sono tutt’oggi le basi della Scienza. Nella Fisica moderna la vecchia visione Newtoniana / Cartesiana degli atomi come costituenti base è stata sostituita da una più complessa visione di interdipendenze ed interazioni, di energia e probabilità.
L’atteggiamento su cui si basa la Medicina occidentale ai giorni nostri è di suddividere e categorizzare. Nel frattempo, l’esplorazione a livello subatomico denuncia quanto semplicistica ed inadeguata sia una visone basata su questi principi. Se un’ atomo del fegato può essere descritto come una probabile vibrazione energetica interagente non sembrerebbe logico estrapolare che l’organo stesso può essere similmente descritto?
Analogamente nel Sistema Masunaga il meridiano non viene definito attraverso precisi riferimenti anatomici o punti ben localizzati, modalità usata dal modello tradizionale cinese. Masunaga suggerisce un approccio percettivo che richiede un adeguato atteggiamento mentale. Se siamo in grado di “allenare la mente” ad usare precise forme-pensiero, possiamo risuonare con l’energia del meridiano che stiamo cercando di contattare.
L’esperienza percettiva che ne risulta è ricca e significativa.
Parafrasando Masunaga stesso, i meridiani della sua rappresentazione energetica hanno natura e profondità variabile, ed il modo in cui si manifestano dipenderà dalla natura del trattamento dato e dalla natura dell’interazione tra operatore e cliente.
Ciò non significa che un sistema è giusto e l’altro è sbagliato: ognuno offre una peculiare visione del mondo, ciascuno nella sua specifica prospettiva (segni e sintomi nel caso del modello della Medicina Tradizionale Cinese, la persona nel suo processo di vita nel caso del sistema Masunaga ).
L’obiettivo del trattamento cambia a seconda della "Visione del Mondo" che abbiamo. In realtà, nulla nella nostra realtà quotidiana ci permette di comprendere gli strani fenomeni che dominano il mondo subatomico. Lo stesso Einstein pare abbia affermato: “La realtà è un’illusione, anche se alquanto persistente”. Nel mondo subatomico, le particelle si comportano come onde e viceversa, gli elettroni perdono la loro identità e si modificano a seconda di chi li osserva. Un singolo fotone sembra essere in due luoghi contemporaneamente.
Quando osservatore ed osservato sono pensati come parte del fenomeno stesso, non ha più alcun senso confrontare le informazioni raccolte, per esempio nella diagnosi di Hara. Ciò che si manifesta nell’incontro di due persone è unico ed appartiene a quel contesto specifico, non limitato ma arricchito dall’unicità dell’esperienza.
L’effettiva rivoluzione avvenuta con la teoria di Einstein fu l’abbandono dell’idea secondo la quale spazio e tempo fossero grandezze con valore assoluto. La teoria di Einstein suggerisce che tali valori sono elementi di un linguaggio che viene usato da un osservatore per descrivere un ambiente. Quindi, come tali, relativi all’osservatore ed all’ambiente stesso. Sia i fisici moderni che i mistici orientali affermano che tutti i fenomeni in questo mondo di cambiamento e trasformazione sono dinamicamente connessi. Sono inoltre d’accordo nel sostenere che sia la struttura della natura che i fenomeni in essa osservati non sono altro che creazioni della mente umana, che misura e classifica. Maya è il nome che a tutto ciò viene dato dagli induisti, mentre i buddisti parlano di Avydia.
Quando pratichiamo lo Shiatsu basato sul sistema Masunaga, vogliamo contattare una qualità vibrazionale che ha la sua massima probabilità di espressione lungo percorsi suggeriti sulla mappa. In questo contesto non siamo vincolati alle quattro dimensioni spazio-temporali che regolano la realtà quotidiana o alle leggi classiche che regolano i fenomeni naturali. Possiamo anche svincolarci dal modello tradizionale Cinese, che, similmente al modello occidentale prima di Galileo e delle sue esperienze con il telescopio, colloca l’uomo al centro dell’Universo, tra Cielo e Terra. La visione di Masunaga non è più così antropocentrica. L’uomo è, nell’ Universo, uno degli infiniti corpi energetici interagenti tra loro.
La spazialità non è più a tre dimensioni ed il fattore tempo non ha più un andamento lineare. Tutto è, in un certo senso, apparenza che si manifesta nel momento del presente. L’Universo che si svela e si rivela ai nostri sensi.
Come conseguenza di un’allargata definizione dei fattori Spazio e Tempo, il concetto del Kyo e Jitsu assume un significato più ampio rispetto al modello quantitativo di vuoto/pieno. Risulta superato anche il modello qualitativo, che vede nel Kyo un prima/causa/bisogno compensato da un jitsu dopo/effetto. Ora c’è una manifestazione “Kyo-Jitsu” che insieme rappresenta il “movimento in vita” di quell’essere umano, con una varietà di possibili sfumature per comprendere il processo in corso che prima si perdevano. Parlando di meridiano come ondalo spettro delle diverse frequenze di vibrazione che la descrive rappresenta le diverse manifestazioni di quel meridiano-funzione a tutti i livelli (fisico, emotivo, mentale, spirituale). Nello Shiatsu usiamo istintivamente vibrazioni e ritmi come strumento per sintonizzarci con l’energia a tutti questi diversi livelli. Questo forse è sufficiente a spiegare perché stili di shiatsu più statici sono efficaci soprattutto sul piano fisico ed emotivo, che corrisponde alla parte dello spettro di frequenze più basse. Spiega anche perché non sono possibili “ricette a priori” di intervento sul Kyo e sul Jitsu, esistendo possibili molteplici combinazioni di meridiani e livelli che danno alla stessa manifestazione sintomatica significati diversi, che richiederanno modalità di intervento differenziato. Quando lavoro cerco di non avere preconcetti riguardo al mio intervento. Desidero incontrare l’altro con un atteggiamento ed un tocco aperto, in grado di coglierne le diverse espressioni di vita. Solo così posso modulare la mia risposta cercando la risonanza, “l’eco vitale” che nel suo manifestarsi fornirà informazioni preziose per il trattamento. A volte, in una frazione di secondo, l’intera vita del ricevente sembra scorrere davanti a noi, e ciò merita il più profondo rispetto, prima ancora della comprensione del fenomeno stesso. Con umiltà, durante la seduta shiatsu, cerco di sostenere il mio ricevente a riconoscere le sue risorse e potenzialità affinché possa utilizzarle al meglio per la sua vita. 

Un saluto e a presto
Dario

mercoledì 22 maggio 2013

RIFLESSIONI PERSONALI SULLA LEGGE 4/2013...

Buongiorno a tutti,
dopo aver letto diversi articoli (alcuni dei quali ho anche qui postato) ed dopo aver partecipato al convegno di febbraio sulla legge 4/2013, ho tratto le mie conclusioni ed ho deciso così, di esporle anche a voi.
Essendomi documentato in merito, ho avuto modo di sentire diversi pareri anche contrastanti su questa legge, ma tutto quello che veniva detto era legato principalmente all'iscrizione alle associazioni, alle auto certificazioni, ai registri privati o regionali ecc ecc. il che mi sembra anche giusto, ma le domande che mi sono posto hanno ben altra natura e qui di seguito, vi elenco quelle che sono le mie perplessità in merito.

1) La legge regolamenta se non erro 28 discipline. Tra queste abbiamo anche lo shiatsu, la riflessologia plantare e l'ayurveda. Queste tecniche, vengono insegnate spesso e volentieri nelle scuole di estetica con percorsi formativi o di uno/due weekend o con un monte ore che non supera le 300.
La domanda è: Dato che la nuova legge riconosce solo operatori professionisti iscritti e certificati da enti riconosciuti quali associazioni e federazioni di categoria, chi controllerà che le scuole di estetica rispetteranno questi parametri? o meglio avranno l'accortezza di informare i loro allievi che il corso di riflessologia plantare in un weekend ad esempio, non è valido se non ai fini amatoriali? 
Io stesso che tenevo corsi di riflessologia di base presso la scuola Oleos di Milano, ho modificato il programma per essere conforme alla nuova regolamentazione anche se sull'attestato specificavo "corso di base".
Le scuole di estetica, faranno altrettanto? 

2) Tutti i centri benessere e centri spa che offrono massaggi, saranno informati su questa legge? Avranno così nel loro organico, operatori qualificati? Io che sono nel circuito delle SPA, garantisco che non è così e spesso i centri si rivolgono a scuole di massaggio o estetica per avere stagisti (da pagare poco) con scarsa preparazione e con attestati di massaggio (mi riferisco sempre alle DBN) non qualificanti perchè conseguiti in uno o due weekend. 

3) Io sono iscritto al RIOS che è un registro privato della FISieo esistente ancor prima che la legge passasse, così come altri registri privati di altre associazioni come l'apos. Si parla anche di un registro regionale  come nel caso della regione Lombardia e delle auto certificazioni; tutti mezzi utili da consultare per vedere quali operatori hanno le giuste qualifiche. 
Ma il punto fondamentale è:
Gli utenti, cioè le persone che vogliono ricevere un trattamento, conoscono l'esistenza di tali registri, associazioni ed organizzazioni? la risposta è NO! 
Nella mia esperienza professionale, ho trattato migliaia di persone e assicuro che il 90% di loro non sa neanche cos'è lo shiatsu e non conosce l'esistenza di associazioni e federazioni che tutelano la formazione degli operatori professionisti.
La maggior parte delle persone, ha provato queste tecniche nei centri estetici o centri spa, altri hanno ricercato su google il centro più vicino che facesse massaggi, senza informarsi sulle qualifiche degli operatori.
In sintesi, si va ancora molto alla ceca, perchè l'informazione è tutt'oggi ai livelli minimi.
La gente pensa: "lavora in un centro estetico, lavora in una spa, ha uno studio privato, allora sarà bravo!" Niente di più sbagliato! Le persone devono imparare a documentarsi sulle qualifiche di chi li tratta, dove ha studiato e in quante ore (ricordiamo non meno di 750), se è iscritto a qualche federazione  e se ha copertura assicurativa.
Ricordo che ci sono in giro molti ciarlatani, ci sono dentisti e medici non laureati che fanno esercizio abusivo di professione, figuriamoci in un settore come il nostro che situazione di anarchia si può creare!

4) Che fine faranno i centri massaggio cinesi che eseguono tecniche che rientrano nelle DBN? Solo a Milano ci saranno 500 centri che eseguono riflessologia plantare e shiatsu (o come ho letto in uno di questi centri "Shiatch"). Chi andrà li a dire loro della legge 4/2013?
E le scuole private di massaggio? Saranno informate di ciò? dubito....Queste scuole vivono di corsi full immersion e su 10 forse se ne conformeranno 2 alla legge!

Quello che io mi auguro fortemente, è che tutte le associazioni, riescano nell'intento di divulgare le informazioni nella maniera più giusta attraverso i principali canali quali in primis, internet. So che si stanno già muovendo attraverso l'istituzione di sportelli regionali utili per dare informazioni alle persone e spero che con il tempo tutto prenda la giusta forma così che ogni operatore professionista che meriti, potrà dare valore ai suoi sacrifici e alla passione che mette in quello che fa.

Sarò ripetitivo, ma mi rivolgo all'utenza: INFORMATEVI SEMPRE PRIMA DI FARVI METTERE LE MANI ADDOSSO, DELLE QUALIFICHE DI CHI VI TRATTA! SIETE RICEVENTI PAGANTI, NO? ALLORA PRETENDETE QUALITA', PROFESSIONALITA' E COMPETENZA.

A presto
Dario








mercoledì 8 maggio 2013

"LO SHIATSU E LA SPALLA". SEMINARIO DEL 27 APRILE 2013 PRESSO TANGERINE SPA, FIUGGI.

Bentrovati!
Mi scuso per la mia lunga assenza, ma come Vi avevo già informato, ero impegnato con uno stagionale presso l'hotel Ambasciatori.
A tal proposito, torno a parlare di Shiatsu con un video che ho realizzato durante un seminario gratuito che ho tenuto presso il centro benessere Tangerine spa (www.tangerinespa.it) e che mostra all'utenza, l'approccio che ha questa tecnica nei confronti delle disarmonie della spalla facendo riferimento esclusivamente ai meridiani energetici e loro funzioni.
Allego il link del video e auguro a tutti una buona visione.
A presto...
Dario


mercoledì 10 aprile 2013

IN RIFERIMENTO ALLA LEGGE 4/2013...

Buongiorno a tutti,
ricordate la legge 4/2013? per i più distratti, è la prima vera legge che regolamenta e tutela le discipline bio naturali effettiva da questo febbraio circa e che ha lo scopo di tutelare attraverso le federazioni e le associazioni di categoria, la formazione di ogni operatore professionista indirizzando così l'utenza, sulla scelta di operatori qualificati. (tanto per sintetizzare).

Ho partecipato al convegno tenutosi a Milano in occasione di OLIS festival dove si affrontava questo argomento ed ho cercato di capire quali potessero essere i pro ed i contro di tale legge. Partendo dal presupposto che nonostante sia favorevole a questa legge, non nascondo alcuni dubbi e perplessità sulla vera capacità di applicazione e che tutt'ora sto cercando di valutare sotto tutti gli aspetti.

Non molto tempo fa, mi è giunta una mail dal portale mondo shiatsu gestito da Claudio Parolin che cerca in qualche modo di fare chiarezza su tale argomento facendo riferimento sia a fatti e sia ad una sua visione personale che in parte condivido ed in parte no. Vorrei pubblicarla, perchè ritengo giusto che tutti gli utenti interessati, abbiano una visione più ampia e possano avere degli elementi in più per poter giungere alle proprie conclusione in merito....cosa che farò anch'io, anche se i miei dubbi sono di natura diversa e che magari nei prossimi post, ve ne parlerò. Per ora, eccovi la mail giuntami:

"I FATTI:
a)      In Italia (e in Europa) l’esercizio delle professioni è libero!
Fanno eccezione le professioni regolamentate, quelle per  cui l’interesse generale è tale da risultare “prevalente” sulla libertà di professione. Queste professioni sono organizzate in Ordini e Collegi  (medici, ingegneri ecc.) o sono comunque regolamentate da una legge nazionale (estetiste, fisioterapisti ecc.). In Italia sono troppe e frenano la libera iniziativa e l’economia perché ha prevalso una difesa corporativa di chi difende gli interessi di casta. Tutti riconoscono (a parole)che per dare impulso all’economia bisogna liberalizzare, cioè ridurre le professioni organizzate e, quanto meno, evitarne di nuove.
b)      Ci sono quelli che vogliono una legge che regolamenti le professioni DBN
(vedi PdL Lucchese degli anni scorsi e raccolta di firme in corso ad opera di una associazione di Bologna che usa impropriamente il termine DBN intendendo in realtà MNC, medicine non convenzionali e parlando di pratiche terapeutiche)
c)       Ci sono quelli che vogliono invece che la pratica delle DBN resti libera e accessibile a tutti. Si tratta poi di tutelare la qualità della formazione e dei servizi alle persone con normative e organismi adeguati. Chiarisco con un esempio: la professione dell’operatore shiatsu può essere svolta da chiunque sia capace (o così sfrontato da dichiararsi capace pur essendo un praticone improvvisato – ma è così in tutti i settori professionali liberi); ci pensa poi il mercato a tagliar le gambe agli incapaci e premiare i professionisti di valore.
d)      Si può tutelare la qualità di scuole, formatori e operatori validi con un marchio di garanzia, un bollino blu apposto sull’attività di chi è in grado di assicurare servizi al cittadino/utente (trattamenti/consulenze e formazione) di buona qualità.
FIN QUI E’ CHIARO? PENSO DI SI’;  TUTTI NOI DELLE DBN ABBIAMO ADOTTATO LE POSIZIONI c) e d).
Molti per convinzione, alcuni per opportunismo
LE DIVERGENZE NASCONO SULLE MODALITA’ DI COSTRUZIONE DELLE TUTELE CHE POSSONO ESSERE AFFIDATE A:
1)      Registri Regionali (di Operatori e di Scuole e magari anche di Formatori) istituiti con Leggi Regionali che promuovono nel contempo le DBN sul territorio.
È la strada perseguita dal 2001 con la creazione delle DBN e l’approvazione di 10 leggi regionali in 6 regioni; alcune leggi regionali sono state abrogate dalla Corte Costituzionale (perché cadevano nell’errore di istituire nuove professioni regolamentate, compito riservato a leggi nazionali) tranne 2, quella toscana (ancora a mezza strada) e quella lombarda finalmente (dopo 8 anni) arrivata alla pubblicazione dei Registri Regionali con i primi iscritti (vedi www.ifl.servizirl.it).
2)      Associazioni Professionali, libere e in concorrenza tra loro. È la via perseguita con la legge 4/2013 che disciplina le professioni libere (che restano libere), ovvero non organizzate in ordini e collegi.
MA IN REALTA’ LE DUE VIE NON SONO ALTERNATIVE E POSSONO BENISSIMO COESISTERE E PERFINO COLLABORARE. Basti dire che il Comitato Tecnico Scientifico (di seguito CTS) che ha in pratica tutti i poteri nell’applicazione delle legge lombarda (con la supervisione della Giunta Regionale, ovviamente) è formato unicamente da rappresentanti delle scuole DBN storiche e delle Associazioni Professionali storiche.
QUALI SONO LE DIFFERENZE ?
1)      La via delle regioni (nell’unica realtà già arrivata a regime, ovvero la Regione Lombardia):
il Registro Operatori è composto dagli operatori che hanno una formazione completa regionale (Attestato di Competenza Regionale) o una formazione secondo i dettami del CTS e una esperienza lavorativa.
Il Registro degli Enti di Formazione è composto dalle scuole storiche selezionate secondo i parametri del CTS e gli Enti accreditati devono rispettano i parametri del CTS.
Quindi sono ambedue Registri estremamente qualificati e sotto il controllo puntuale della regione e del CTS (ovvero delle associazioni storiche delle DBN).
Sono Registri istituzionali di facile accesso e immediata consultazione sul sito della Regione Lombardia da parte di tutti i cittadini/utenti. 
2)      La via delle Associazioni Professionali: è caratterizzata dalle norme scritte dalla legge nazionale 4/2013; in sintesi:
a)      le Associazioni Professionali possono essere iscritte (se rispettano determinati requisiti) ad un elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo (potevano già essere iscritte in passato ad un elenco tenuto dal Ministero della Giustizia)
b)      le Associazioni Professionali possono inserire i propri iscritti in un elenco privato e rilasciare agli iscritti un “Attestato di Appartenenza” non di Competenza, ovvero una dichiarazione che attesta che Tizio è iscritto all’associazione e che per iscriversi sono necessari determinati requisiti formali e qualitativi (formazione, aggiornamento, assicurazione ecc.)
FINO A QUI I FATTI!
ORA IL PARERE
(mio, discutibilissimo ma alquanto autorevole o, perlomeno, informato, visto che sono un veterano esperto, che ho ideato le DBN e promosso le leggi regionali e nel contempo sono fondatore della FIS e dell’APOS, cioè ho promosso ambedue le vie).
1)      Ribadisco le 2 vie non sono alternative per cui val la pena di portarle avanti entrambe, anche perché le Associazioni Professionali sono protagoniste e controllori (in quanto membri del CTS) delle Leggi Regionali.
2)      Valutando il marchio di garanzia fornito a Operatori, Scuole e la tutela dell’ Utente è difficile non riconoscere che la credibilità e l’autorevolezza dei Registi Regionali (istituzionali) è più pesante  e più rassicurante per il cittadino/utente.
I Registri Regionali (se costruiti secondo la ns. impostazione – vedi attuazione in Regione Lombardia e nuova proposta per la Sicilia) sono molto più garantiti perché pubblicati sotto la responsabilità dell’istituzione regione e costruiti dagli esperti storici del settore (il CTS è formato dai rappresentanti di scuole storiche e associazioni professionali storiche).
3)      Le associazioni professionali sono enti privati che possono essere autorevoli e rigorosi, ma anche superficiali e truffaldini (ne conosciamo tutti dell’uno e dell’altro tipo) e i requisiti per l’ inserimento nell’elenco del Ministero sono basati su dati quantitativi (numero iscritti, servizi prestati ecc.) cioè numeri e soldi. Ed è molto difficile per il cittadino/utente distinguere quelli autorevoli dagli altri.
CONCLUSIONI (personali):
E’ evidente perciò che percorrere ambedue le vie (Registri Regionali e Associazioni Professionali) in sinergia è quanto di meglio possa esistere in un sistema di libera professione. Le Associazioni Professionali garantiscono i servizi e vigilano (attraverso i CTS) sui Registri  Regionali. Le Regioni, su impulso dei CTS, emarginano le Associazioni Professionali di dubbia serietà.
E allora perché Apos, Fis e altre associazioni professionali boicottano i Registri lombardi in tutti i modi, leciti e illeciti?
Lecito è sconsigliare i soci dall’iscriversi, illecito è l’utilizzo di cariche istituzionali –es. vicepresidenza del CTS o cariche nel Direttivo – per bloccare le adesioni facendo perdere tempo nelle sessioni di valutazione delle domande.
La FIS e la IAS in realtà hanno sempre boicottato le DBN!
(il SuperBossAssoluto in realtà fa l’omeopata e ha una cultura medicale consolidata; ha ribadito anche nell’ultimo Convegno delle DBN  a Olis festival in febbraio che le DBN sono curative, non interventi salvavita, ma comunque curano).
Ma l’Apos è stata la maggior promotrice delle DBN per 10 anni. Perché oggi boicotta? 
Aiutatemi, ma non riesco a trovare che una sola risposta: per paura di perdere tessere! Di perdere soldi e potere (in realtà 4 soldi e un ben misero potere)!
Ogni organismo tende inevitabilmente a autoconservarsi, è una legge di natura (vedi i partiti, i sindacati, gli ordini professionali ecc.); queste associazioni professionali sono diventate corporazioni che curano i prioritariamente i propri interessi, anche quando vanno contro gli interessi di operatori e utenti.
Per questo li definisco “i signori delle tessere” e, dopo 5 anni di assenza, sono stato “costretto” a riprendere la parola. Operatori, sveglia….
1.      Iscrivetevi ai Registri Operatori della Lombardia
(anche se la valutazione delle domande andrà a rilento fino a che saranno tollerati – per eccesso di democrazia – i boicottatori nell’organismo di valutazione).
2.        Attivatevi per proporre (o riproporre) una legge per le DBN nelle vs. regioni (se non siete lombardi o toscani) per aprire nuove strade
Quando avremo coinvolto 5 (o più) regioni sarà più agevole far passare una legge nazionale
Il CTS lombardo ha già approvato e condiviso con esponenti di altre regioni una proposta di legge nazionale. "

Questo è quanto!
Un saluto
Dario