martedì 8 ottobre 2013

SI TORNA A PARLARE DI DEONTOLOGIA....

Si torna a parlare di deontologia, primo perchè non è mai abbastanza e secondo perchè questa settimana, è successo un episodio che useremo come spunto per ribadire alcuni concetti.
Un paio di giorni fa, mi chiama la dott.ssa Simona Brait, la psicoanalista con la quale collaboro e mi dice:
"Dario, non sai cosa ha fatto un tuo collega!"
Io incuriosito, le chiedo di raccontarmi.
Praticamente, mi dice che una sua paziente, è andata per 4 anni da un operatore di Frosinone (che oltretutto conosco), per fare dei trattamenti shiatsu, solo che invece di fare shiatsu, faceva 20 minuti di "massaggio" ed il resto dell'ora, COLLOQUIO per la "modica" cifra di 80 euro!!!
Partendo dal presupposto che quest'operatore non è uno psicologo e tenendo conto che la signora in questione soffre di depressione acuta (diagnosi della dottoressa), come possiamo deontologicamente classificare questo comportamento?
Conosco l'operatore e so che è o è stato iscritto alla FIS, di conseguenza dovrebbe conoscere il codice deontologico......probabile che si sia fatto prendere la mano a scapito della salute mentale della ricevente! Di conseguenza mi permetto di dire, che non posso di certo considerarlo un mio collega, ma un ciarlatano che si fa pagare a peso d'oro per svolgere un lavoro che non gli compete!
Approffitto così per ricordare a tutti gli operatori (veri) e i riceventi, qual'è la figura che ricopre lo shiatsuka ed i suoi limiti:

1) lo shiatsuka non può sostituirsi alle figure sanitarie e parasanitarie. Di conseguenza non fa colloqui di natura psicoterapica (almeno che non sia laureato in psicologia)

2) Lo shiatsuka deve saper riconoscere i propri limiti e soprattutto deve saper riconoscere se un ricevente ha bisogno di altro tipo di sostegno, indirizzandolo dalle figure di competenza.

3) Lo shiatsuka fa shiatsu e basta! lo shiatsu è una tecnica che lavora attraverso la digitopressione, sul ripristino del flusso energetico del meridiano con lo scopo di riportare una condizione di omeostasi e di benessere generalizzato del corpo e della mente, riattivando le risorse vitali innate. 

4)Lo shiatsuka segue il codice deontologico dettato dalla FIS o da altre associazioni di categoria e ricordiamo che la FIS, ha imposto un tariffario indicativo per gli operatori (questo per mantenere un livello equo sulla concorrenza) che va per gli operatori stundenti, dai 25 ai 35 euro, per gli operatori ordinari dai 35 ai 50, per i professionisti dai 50 ai 65. (E' vero che poi ognuno è libero di chiedere quello che vuole, ma onde evitare ulteriore confusione ed una disparità che non sempre è proporzionata al servizio, è preferibile attenersi alle tariffe indicate).

5) Mi rivolgo ai riceventi dicendo loro di essere puntigliosi nel chiedere qualifiche e competenze, perchè ne vale la vostra salute....nel caso della signora in questione, si parla di salute mentale che nei 4 anni è andata aggravandosi.

Bisogna avere coscenza e bisogna mantere la professionalità che ci identifica da chi invece fa di quest'arte, un mezzo per far soldi a scapito della gente! Non lo ritengo giusto!
 Ritengo giusto rispettare se stessi in quello che si fa, rispettare lo shiatsu nella sua arte ma sopattutto rispettare chi ci da fiducia e si rivolge a noi per ricevere un trattamento!

Spero che sia di esempio per molti questa storia, come spero anche che non accadano più!

Un saluto a voi tutti e a presto...
Dario

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