mercoledì 16 ottobre 2019

LA COLONNA VERTEBRALE E LE INTERPRETAZIONI SOMATICHE.

Quante volte abbiamo sentito di persone affette da dolori del rachide? E quante volte noi stessi, abbiamo avuto un dolore alla schiena? Chi piu', chi meno, tutti abbiamo sofferto di dolori sul rachide, ma la visione o la percezione, spesso si ferma al semplice dolore e raramente si cerca di comprenderne la dinamica.
Questo cosa vuol dire?
Vuol dire che un dolore alla schiena, può presentare una molteplicità di cause e concause a partire dai traumi diretti, dall'invecchiamento dei tessuti, dalla malattia di un organo interno, da un disturbo psico emotivo, a uno squilibrio energetico che si focalizza in uno specifico spazio vertebrale.
Senza entrare in dettagli complessi, cerchero' di semplificare le varie interpretazioni per far comprendere ai lettori, che dietro un dolore alla schiena, ci possono essere molteplici significati e dare un'interpretazione corretta al disturbo, può aiutare nel migliorare la condizione generale, adottando stili di vita idonei al raggiungimento di tale obbiettivo.

Partiamo dalla struttura:
La colonna e composta da 7 vertebre cervicali, 12 dorsali, 5 lombari, 5 sacrali compreso 4/5 del coccige.


Partiamo dal presupposto che la colonna vertebrale, e' una struttura molto resistente che assolve a funzione di supporto a tutti i nostri movimenti non soltanto meccanici, ma anche meurofunzionali. Nella colonna scorre il midollo spinale che da origine al sistema nervoso periferico, questo vuol dire che la connessione con tutte le nostre funzionalità di risposta neurologica, fisiologicas e meccanica, sono in stretto rapporto con la nostra colonna ed e' ragione questa, per comprendere che un dolore sul rachide, deve necessariamente essere visto sotto tutte le sue reazioni.
I gangli nervosi sono le vie di comunicazione informative delle risposte a tutti gli stimoli interni ed esterni che il nostro corpo ha ed il loro riflesso sullo spazio vertebrale di riferimento, assume un valore importante per interpretarne la natura.
Secondo la medicina tradizionale cinese, alcuni spazi vertebrali, hanno un legame diretto con un organo ed un viscere e questo ci dà modo di capire quale squilibrio energetico, può causare dolore che in tal caso non viene visto come una "patologia", ma come un richiamo di attenzione che deve portare l'operatore a considerare tutte le funzioni e sottofunzioni dell'organo o viscere di riferimento


Il grado di valutazione che identifica un dolore, deve partire sempre dal trauma diretto come lesioni, artrosi, ernie, spondilosi, traumi da postura condizionata (lavoro o sport) ecc... 
Le valutazioni vanno comprese anche nelle funzionalità degli organi interni. Non si esclude ad esempio che una stipsi, possa portare ad una lombalgia o infiammazione delle vie urinarie.
Da non sottovalutare i profili psico emozionali, i quali hanno una grande influenza sugli atteggiamenti posturali con conseguente sollecitazione muscolo scheletrica che porta nel tempo, a somatizzazione e focalizzarsi in specifiche aree.

Aree di interesse psicosomatiche


Esempi di disturbi in relazione alle aree interessate della colonna 


Qui di seguito, la connessione degli spazi vertebrali con la parte viscerale ed i dettagli interpretativi somatici 



Cosa è importante sapere?
È fondamentale comprendere che dietro un dolore della colonna, ci possono essere molteplici interpretazioni e questo deve portare l'operatore che tratta, a considerare tutte le sfaccettature che nel dettaglio, possono portare a migliorare la qualità della vita del soggetto grazie alla comprensione del problema e alle modalità corrette da adottare per far sì che il disturbo, possa essere gestito nel migliore dei modi. 
Quando si escludono condizioni necessariamente trattabili solo chirurgicamente o con terapie specifiche, si puo' agire preventivamente con un lavoro corretto, fatto di analisi e valutazioni funzionali associando stili di viti, alimentazione, esercizio fisico e soprattutto consapevolezza, necessari per vivere bene con la vostra colonna. Il dolore è solo la punta di un iceberg dove dietro c'è un vero e proprio lavoro di ricerca.

Non trascurate mai i vostri dolori del rachide, perché sono una chiave di lettura di voi stessi.

Dario Gabrielli