domenica 28 novembre 2021

TRATTAMENTO SHIATSU DEL MUSCOLO PIRIFORME

 Il muscolo piriforme, è un muscolo di natura piatta con forma triangolare che connette il sacro con il femore e funge da muscolo flessore dell'anca con un'inclinazione media di circa il 60%.

Il piriforme, ha una diretta interazione con il nervo sciatico in quanto lo sovrasta. Di conseguenze si influenzano l',un l'altro nei disturbi e negli Stati infiammatori. Spesso accade che a causa ad esempio di un ernia discale, o un restringimento degli spazi vertebrali della zona lombare, possano dare disturbo al nervo sciatico. Di conseguenza, il dolore, limita il movimento della gamba, contrae i glutei e puo portare tensione dall'area dei lombi fin lungo tutta la gamba.

I sintomi piu comuni che posso interessare il piriforme ed il nervo sciatico sono:
Tensione e dolore lombare, tensione dei glutei ed impossibilità a ruotare bene l'anca, difficoltà a restare seduti per dolore all'ischio, dolore al cavo popliteo e tensione nella zona del polpaccio, debolezza delle gambe e difficoltà a camminare.

Lo shiatsu e un buon metodo per ricreare armonia e dare sollievo al piriforme; non essendo noi shiatsuka fisioterapisti, dobbiamo considerare tale disturbo trattando i meridiani interessati come ad esempio vescica urinaria e vescica biliare. 
Si può iniziare il trattamento facendo uno scarico dei muscoli glutei utilizzando il palmo o il pugno; dedicare molto tempo a questo primo passaggio perché è preparatorio al trattamento successivo degli tzubo che saranno più incisivi sulle parti interessate.
I punti da tenere sicuramente in considerazione trattando in digitopressione, sono 30VB, 40VU, tutti i forami sacrali e tutto il tratto di vescica urinaria con particolare attenzione all'area lombare. Interagire e stimolare questi punti, fino al ripristino dell'equilibrio dettato anche dall'abbassamento della soglia di dolore percepito dal ricevente e dalla distensione dei tessuti sottostanti. Il tutto dovrà essere accompagnato da una corretta mobilitazione che andrà ad interagire con la funzione del piriforme (flessione e rotazione dell'anca) ed estensione della gamba per permettere al nervo sciatico di ritrasmettere correttamente l'impulso nervoso.
Creare a sostegno un buon lavoro di tonificazione del muscolo piriforme, con degli esercizi mirati. Il piu comune, consiste nell'assu!ere una posizione supina tenendo i piedi poggiati a terra, sollevare il bacino e contrarre i glutei per circa 30 secondi. Ripetere da 3 a 5 volte la sequenza.
Abbiate cura del vostro piriforme!

martedì 16 novembre 2021

EVENTO KI.DO.KAO PONTECORVO (FR)

Si comunica che i posti disponibili per l'evento del massaggio viso KI.DO.KAO presso centro new beauty LINE di Pontecorvo (Fr), sono eesauriti. Fisseremo una nuova data per il mese di dicembre💆


lunedì 13 settembre 2021

LA POSTURA IN RIFLESSOLOGIA

 Uno dei punti fermi nel concetto di benessere, è sempre legato alla corretta postura. Ma cosa si intende per postura corretta? Ci sono molte teorie in merito, ma  credo che dal mio punto di vista, la postura è in continuo cambiamento ed evoluzione tale da non poter essere considerata un aspetto assoluto per tutti. Ho conosciuto ragazzi con scoliosi molto accentuate che non avevano alcun tipo di fastidio, mentre persone con un'occlusione mandibolare scorretta che soffrivano di nevralgia cronica…. Quindi ogni singolo caso, deve essere analizzato nella sua condizione strutturale, contestuale, emotiva, fisiologica ed energetica (tutti aspetti che influenzano la nostra postura)

Quello del quale però ci preoccuperemo in particolare in questo post, è l'atteggiamento dei nostri piedi e capiremo come il loro appoggio, possa condizionare la nostra vita a partire dalla nascita fino all'evoluzione.

Dobbiamo partire dall'interpretazione dei vari modi di poggiare il piede è a partire dai primi passi di un bambino, notiamo che l',appoggio è esclusivamente nella parte anteriore. I bambini, camminano in punta di piedi perché si proiettano verso il futuro, è un guardare oltre come quando ci mettiamo in punta di piedi da adulti per osservare meglio. Questo atteggiamento è una proiezione Dinamica, di crescita, di movimento dell'energia e quindi di natura yang (nella pronuncia di yang in forma occidentale, si interpreta come young e cioè giovane tradotto dall’inglese a dimostrazione che la parte anteriore del piede è camminare in punti di piedi, è una caratterista dei giovani per le ragioni su dette (età evolutiva).

Con la crescita, il peso corporeo sul piede viene o dovrebbe essere distribuito equamente su entrambi i piedi in questo modo: 60% sul tallone, il 40% sulla parte anteriore del piede diviso in 20% sotto e all’altezza dell'alluce e 20% sotto e all'altezza dell'ultimo dito. Questa distribuzione, andrà a formare un triangolo ed il triangolo è una delle forme geometriche fondate sulla stabilità (soprattutto psico emotiva dato che il  triangolo è il simbolo dell’elemento fuoco e da qui la consapevolezza Shen) Ad esempio le piramidi, venivano costruite in forma triangolare ma con base quadrata. Il quadrato nella filosofia orientale, rappresenta la terra e quindi il radicamento e la stabilità. I piedi uniti, raffigurano al centro un quadrato che ne evidenzia il loro stato di sostegno, radicamento e forza.

Con il passare degli anni, il peso si porterà sempre più sul tallone, che rappresenta lo yin e quindi la preservazione dell'energia. Quando si invecchia, si cerca di conservare l'energia, ci si riposa di più, il ritmo della vita è più lento e si è più a contatto con se stessi. La pronuncia di yin, si può rappresentare anche in inglese come IN, (dentro) e questo ancor più rafforza la teoria della preservazione e della sua natura conservatrice.

Con la morte, il piede non tocca più terra, è orizzontale e quindi non ha più energia.

Dopo questa introduzione, vorrei portare la vostra attenzione all'usura Delle scarpe per meglio comprendere anche l’influenza che può avere un logorio della suola, sul nostro organismo.

Vorrei partire dall'uso delle scarpe con tacco che riportano il peso anteriormente allontanando il tallone da terra e facendo perdere stabilità. (Spesso con il tacco, si rischiano distorsioni della caviglia). Inoltre l'uso del tacco, accorcia il tendine d’Achille e questo porta per riflesso, una compressione degli organi interni (riferito alle aree riflesse viscerali della pianta del piede).

Osservando l'immagine in allegato, si può notare come le singole zone della scarpa che vanno a consumarsi, possano intaccare energeticamente, le aree del nostro corpo e la nostra energia. Vorrei così portare all’attenzione, l’osservare delle vostre scarpe per avere un'idea di cosa possa essere “compromesso” dall'usura della suola.

Per concludere, la postura del piede, assume anche qui un ruolo evolutivo e in continuo cambiamento, ma che ha i suoi punti fermi dal momento che sappiamo ora come dovrebbe poggiare, cosa possiamo condizionare nell’’appoggio e cosa possiamo cambiare nelle nostre abitudini per poter stare meglio con i piedi e di riflesso, con il resto del corpo.

Esercizi: camminare in punta di piedi, poi camminare con l'esterno del piede, camminare con l'interno del piede, camminare sui talloni. Camminare facendo pressione sull’allineamento e poi camminare facendo pressione sull’ultimo dito e infine camminare facendo pressione sul secondo terzo e quarto dito.

Usare una palla da tennis e fare pressione sulla stessa con la pianta del piede per tutta l'area del piede.


mercoledì 8 settembre 2021

MO ON HA: LA PRESSIONE NELL'ON ZON SU

 

Durante in miei corsi di formazione in riflessologia plantare, molti allievi mi chiedono spesso come deve essere la pressione durante un trattamento.

Vorrei fare diverse considerazioni in merito, anche in base alle esperienze vissute e dalle risposte che ho avuto adottando le varie stimolazioni; se considero la riflessologia tradizionale cioè quella che stimola gli organi,tessuti ed apparati, la pressione viene tarata in condizione della qualità energetica e funzionale dell'organo trattato. Ad esempio, se tratto intestino crasso, con il movimento a bruco del pollice, vado a ricreare la peristalsi intestinale facilitando così la sua funzione con una profondità abbastanza incisiva dato che parliamo di un viscere. Se invece ad esempio devo trattare cuore, la pressione e un po' più leggera ma intensa dove cerco di assecondare con dei movimenti a pompaggio, il battito naturale del cuore. 

Se tratto rene uretere vescica,  la pressione e' molto profonda e a volte dolorosa, perché trattandosi di elemento acqua rappresenta il massimo dello yin ed interagisce con il tessuto osseo....da qui la necessità di essere molto incisivi e di muovere "l'acqua" per evitare ristagni.

Insomma, nella mia personale esperienza, ho tradotto le funzioni energetiche dei vari organi e tessuti, associando una pressione, direzione e stimolazione per rendere più efficace e funzionale il trattamento. 

Parliamo ora dell' ON ZON SU, il massaggio cinese del piede, qui la pressione, ha un vero e proprio significato soprattutto in determinate circostanze.

Spieghiamo intanto le differenze tra MO, ON e HA:

Il primo livello MO (parlare), si traduce come livello Cielo ed è sulla pelle. Personalmente utilizzo questo tocco come contatto.

Il secondo livello ON (Massaggiare) arriva fino al muscolo e si traduce come livello Uomo. Questo tipo di tocco, come tradotto, lo utilizzo per la mobilitazione ossea e distensione del tessuto tendino muscolare.

Il terzo livello HA (premere) arriva fino all'osso e si traduce come livello Terra. Questa stimolazione è per muovere l'energia profonda come ad esempio smuovere il ristagno dell'acqua e canalizzarla dal lago di montagna attraverso i fiumi fino all'oceano (vedi mappa del cielo posteriore) .

In entrambi i casi, sia che si adotti la riflessologia tradizionale o l',on zon su, la pressione, assume un significato specifico e quindi la conoscenza delle funzioni e Delle risposte in stimolazione, è fondamentale. 

La riflessologia, non è un metodo semplice, non si può guardare una mappa, leggere un libro, fare un video corso e diventare così riflessologi. La riflessologia è un'arte che si evolve e che assume un senso quando sappiamo darglielo con conoscenza, studio, esperienza e competenza. Affidatevi sempre ad operatori qualificati.

A presto

Dario


lunedì 6 settembre 2021

L'IMPRECISIONE DI CHI È TROPPO PRECISO

STORIA...

"un uomo un giorno doveva comprarsi Delle nuove scarpe e così con uno spago, pende la misura del suo piede e si dirige verso il negozio. Arrivato li, si accorge di aver dimenticato lo spago e allora non sapendo cosa fare, torna a casa a prenderlo. Passa del tempo e una volta recuperato lo spago, torna al negozio, che nel frattempo ha chiuso. Allora decide di tornare a casa ed aspettare che riapra nel pomeriggio. Passa del tempo e torna al negozio, ma si rende conto di aver dimenticato nuovamente lo spago e così via.....e passa il tempo......e passa il tempo!"

PENSIERO...

questo breve racconto, mi ha fatto molto riflettere su tutte quelle realtà attuali che inducono l'uomo a soffrire sempre piu' di ansia da prestazione e da insoddisfazioni personali.

Cerchiamo la perfezione in ogni cosa, non sempre perché lo vogliamo, ma perche ci viene indotta da stereotipi già preconfezionati... Un esempio può essere il canone di bellezza che vediamo in TV, o gli input che ci arrivano dai vari social, o semplicemente quello che vediamo girando in strada..... Non da meno gli obbietivi che ci prefissiamo che diventano sempre più grandi e spesso irraggiungibili portandoci dapprima a stati di ansia accompagnati da frustrazione e poi da depressione ed insoddisfazione.....sto traducendo semplicemente quello che ela società moderna....una società che vuole la perfezione condizionata per far sembrare tutto sotto controllo compresi noi stessi che non facciamo altro appunto che controllare e ponderare tutto.... A lavoro sono rigido perche' senno' mi giudicano, in famiglia o con amici, cerco di far filare tutto dritto cosi non si creano disaccordi o scontri, mi vesto in un certo modo perche' mi adeguo alla massa in maniera tale da non esserne estraniato, controllo le mie emozioni per timore di non gestirle ee dovermi poi scontrare con le conseguenze ecc ecc.....

Tutti aspetti che mancano pero' di una cosa fondamentale.... L'ESSENZA. L'essenza e ciò che ci rappresenta nella massima espressione di noi stessi con tutte le sue sfaccettature che ci distinguono l'uno dagli altri. Imparare ad assecondare l'istinto innato, fa si che tutto assuma un verso naturale senza condizionamento e senza forzature. L'essenza espressa, fa in modo che i nostri desideri e bisogni, vengano assecondati quotidianamente e non importa se una cosa puo' andare storta, perché l'essenza (Jing), risiede nei RENI  e quindi fa capo all'elemento acqua il quale ha come caratteristica fondamentale, l'adattabilità. Essere adattabili, fa si che l'uomo si accontenti di quello che ha senza escludere la crescita futura, ma nel qui ed ora, non soffre di ansia da prestazione o da incapacità obbiettiva. Vive serenamente pensando che in fondo quello che ha, è già una risorsa dal quale attingere per evolvere.....finché si é vivi, si puo crescere socialmente, spiritualmente e psicologicamente....siate acqua e non permettere alle vostre aspettative di deludervi.... è giusto sognare, ma con i piedi per terra e con delle scarpe nuove se solo le avesse chiesto al negoziante un'altra corda con la quale misurare nuovamente il suo piede piuttosto che fare affidamento ad una corda che in quel momento non c'era.....adattabilita' vuol dire avere la capacità di saper trasformare la propria vita in maniera costruttiva senza investire troppe energie e risorse....l'energia JING va preservata per una longevità di corpo e spirito😉


lunedì 2 agosto 2021

I 5 PUNTI SHU ANTICHI

Nella pratica Shiatsu, sappiamo che per ricreare un equilibrio bisogna agire sui meridiani energetici che sono canali preferenziali di scorrimento dell'energia. 

Un modo per stimolare al meglio il flusso del QI, è proprio quello di lavorare sui punti SHU antichi e qui di seguito, capiremo quali sono e la loro funzione.

I punti shu antichi, sono quei punti superficiali che si trovano nello spazio che va dai gomiti alle dita o dalle ginocchia alle dita dei piedi e corrispondono ciascuono ad un elemento nell’ambito dei 5 elementi. I cinesi partono dal presupposto che l’energia è paragonabile ad un “fiume” che scorre, ma che prima di sfociare nel “mare”, deve originarsi (pozzo), deve sgorgare (fonte), deve muoversi (ruscello), deve scorrere (fiume) e deve sfociare (mare).

Ognuno di questi 5 punti shu, ha un nome specifico:

Punto THING (pozzo): è situato nella punta delle dita delle mani e dei piedi ed è il punto di scambio tra il meridiano Yin e quello Yang. E’ il punto più stabile, per cui quando viene stimolato in tonificazione, provoca un effetto dinamico su tutta l’energia del meridiano.

Punto YONG (fonte): è il secondo punto lungo il meridiano. Da questo punto, l’energia aumenta e stimolandolo in tonificazione, crea accellerazione.

Punto IU (ruscello): è il terzo punto lungo il meridiano. È il punto di massima accellerazione dell’energia, ma è anche il punto dove facilmente puoò penetrare il patogeno esterno; stimolandolo in dispersione, può espellere l’energia patogena e richiamare energia difensiva dai tessuti circostanti.

Punto KING (fiume): non sempre è il quarto punto del meridiano. Da questo punto, l’energia del corpo si concentra per essere deviata verso le regioni vicine (muscoli, tendini, ossa). Stimolandolo, si facilita la circolazione del QI e si combatte l’aggressione dell’energia patogena nei tessuti profondi circostanti.

Punto HO (Mare): è il punto situato sempre a livello del ginocchio o del gomito. È il punto dove il meridiano da superficiale, diventa profondo; la circolazione energetica è più lenta. Può essere stimolato per trattare patologie profonde del meridiano o dell’organo.


mercoledì 28 luglio 2021

RIFLESSOLOGIA PLANTARE E PATOLOGIE

 

Buongiorno!

Una Delle domande più frequenti riguardo la riflessologia plantare, è se ein grado di "curare" patologie.

Domanda piu' che lecita da parte di chi vorrebbe adottare soluzioni alternative alla medicina tradizionale soprattutto dopo che come dicono spesso, "hanno provato già di tutto".

Ora, sulla base di cio', c'è da fare una piccola introduzione per capire cosa c'è da sapere veramente sulla riflessologia plantare e su cosa agisce.

La riflessologia, non è una terapia (almeno qui in Italia), dato che il concetto di terapia, si accosta alle figure sanitarie e parasanitarie. La riflessologia è un trattamento di stimolazione delle aree riflesse del piede.

Per aree riflesse, intendiamo che il piede è suddiviso in 3 zone di lavoro e sono: 

Il cingolo scapolare, il margine costale ed il cingolo pelvico.

Dentro ognuna di queste aree, sono suddivise a loro volta in termini anatomici, ogni singolo organo, tessuto ed apparato del nostro sistema, così che ogni punto che noi stimoliamo nello specifico, si rifletta nella zona di interesse.

Ma come interviene? 

Principalmente lo fa attraverso i 3 sistemi: nervoso, circolatorio e linfatico.

Riattivando i 3 sistemi, il nostro organismo risponde recettorialmente grazie al sistema nervoso, nutrimento con il sangue e detossificazione/purificazione con la linfa.

Ora, da qui sembra abbastanza semplice tanto che all'apparenza basterebbe dire: mi fa male lo stomaco? Tratto il punto di stomaco ed il gioco è fatto! Aggiungerei.....magari! Mi risparmiavo anni di studi e mi compravo semplicemente un libro con le mappe!!!

Da qui parte il punto di osservazione legato alle patologie.

La riflessologia non è un mezzo per curare, ma un mezzo per prendersi cura e questo vuol dire che il lavoro verte su un ripristino complesso e combinato tra stimolazione delle aree, risposte fisiologiche, psicosomatica, fisiognomica ed interpretazione energetica.

La riflessologia non è un metodo basilare che si apprende in poco tempo, o meglio....imparare la mappa a memoria, è fattibile ma è il contorno che rende il trattamento efficace e per fare cio, ci vogliono esperienza formativa e sul campo!

Il suo atteggiamento nei confronti delle patologie quindi (riferito a patologie gravi che necessitano di cure terapiche e farmacologiche), è strettamente di supporto e collaborazione con le figure mediche.

La riflessologia, puo aiutare nei disturbi piu comuni, come uno squilibrio intestinale, una cefalea, insonnia, tensioni muscolari, squilibri ormonali, e tanto altro, ma ogni singolo caso, necessita di previa valutazione e anamnesi cosi da capire il limite della riflessologia è la competenza del riflessologia.

Alcuni esempi aame capitati negli anni per meglio comprendere le competenze del riflessologia.

Caso 1: GLAUCOMA.

Mi contatta un ricevente affetto da glaucoma, una patologia che colpisce gli occhi portando alla cecità nei casi più gravi. Ho preso tempo per riflettere su come lavorare e alla fine dopo varie domande a lui poste, ho capito che questo problema, gli aveva alterato il sonno e le funzioni intestinali per effetto psicosomatico. Così non ho trattato il suo glaucoma, ma ciò che esso aveva causato migliorando dopo circa 15 sedute, la qualità del sonno e le sue funzioni intestinali.

Caso 2: PIEDE DIABETICO

mi contatta una ricevente che mi dice di avere il piede insensibile al tatto. Dopo varie domande, scopro che soffre di diabete di tipo 1. Rifiuto di trattarla in quanto la riflessologia, avrebbe dato troppo stimolo all'insulina che nel tipo 1, va assunta da iniezione.

Caso 3: TUMORE E CHEMIOTERAPIA

parlo con una signora che segue un ciclo di chemio per un tumore. Considerando il fatto che è nel pieno della terapia, rifiuto di trattarla in quanto la riflessologia avendo un effetto detossificante, sarebbe andata in contrasto con la cura. In tale caso, una serie di trattamenti riflessologici, sarebbe utile alla fine del ciclo di chemioterapia, per detossificante l'organismo ed in particolare dare sostegno a fegato, stomaco, reni ed intestino.

Per concludere, la riflessologia e' un mezzo molto efficace solo quando viene praticato da operatori qualificati e competenti e quando ogni singolo caso, viene analizzato con scrupolo. 

Siate collaborativi con le figure sanitarie al fine di tutelare il vostro lavoro e creare un circuito sano e professionale dove chi ne trarrà giovamento, sarà il ricevente in termini di salute.

Buona estate....








domenica 25 luglio 2021

ESTATE....CON NOI

ebbene sì! Siamo in estate ormai inoltrata e quindi per me, è giunto il momento di andare a Sperlonga a portare un po' di benessere da quelle parti ☯️....prima di andare però, volevo lasciarvi una mia personale "visione" dell'estate che oltre al mare, sole, vacanze e reggaeton, posso interpretarla così:

E STATE: siate presenti! state in contatto con voi stessi e con cio' che vi circonda...qui ed ora!

E STA TE: Sta a te il flusso della vita.
Asseconda i tuoi bisogni e decidi per te stesso nel tuo bene.

EST A TE: l'Est nella medicina cinese, porta il vento ed il vento identifica l'elemento legno. Si elastico fisicamente e mentalmente e lascia che il vento ti porti dove vuoi....sentiti libero!

BUONA ESTATE A TUTTI!!!
DARIO.


mercoledì 9 giugno 2021

KEMBIKI


Bentrovati!
Oggi volevo parlare di una tecnica che spesso integro nel mio Shiatsu e che ne migliora le risposte e gli effetti di benessere.... Mi sto riferendo al Kembiki!
Ma cos'è il kembiki e in cosa consiste?
Anticamente il Kembiki era una tecnica di massaggio utilizzata dai non vedenti in quanto piu sensibili al tocco, con lo scopo di far riaffiorare l'energia, stimolando il corpo e le sue risorse vitali, attraverso manovre di allungamento, scollamento, vibrazione, pizzicotti e micro mobilitazioni dei tessuti dai piu' profondi ai più superficiali.

La stessa parola Kembiki, ci spiega la sua funzione, ovvero:
KEM: vuol dire sradicare e cioe' far affiorare in superficie cio' che si è somatizzato in profondità tra i tessuti.
BI:  e' la materia sottile che permette ad ogni cosa di poter vivere
KI: rappresenta l'energia vitale

Il Kembiki, si può applicare su qualsiasi parte del corpo, ma in particolare sul viso, ha un ottimo effetto rigenerante dei tessuti con conseguente miglioramento della qualità della pelle e del volto in termini di invecchiamento.

Personalmente, applico spesso manovre di Kembiki nel mio metodo di massaggio energetico del viso KI.DO.KAO, con ottimi risultati che vanno ad integrarsi al resto del lavoro! 
Inoltre il Kembiki applicato sul rachide, permette una migliore distensione dei tessuti ed una migliore mobilitazione vertebrale! 

Insomma, il Kembiki è un metodo capace di smuovere l'energia in modo costruttivo dando la possibilità di migliorare il proprio stato di benessere, sia come forma di automassaggio, che tramite l'intervento di un operatore.
Il Kembiki è sicuramente una parte integrante nella pratica shiatsu che ci aiuta sia nella diagnostica energetica che nel raggiungimento dell'equilibrio omeostatico.



venerdì 23 aprile 2021

RISVEGLIARE L'ENERGIA DEL VISO IN 8 MOSSE

Stamane condivido con voi un video che ho fatto per darvi la possibilità di abbinare alla vostra solita applicazione di crema mattutina, anche alcune manovre semplici che però hanno una funzione importante sia per dare tono e vigore al volto, ma soprattutto per stimolare l'energia del viso attraverso le aree riflesse.

Fatelo tutti i giorni e noterete risultati interessanti!



lunedì 8 marzo 2021

L'AVVICINARSI DELLA PRIMAVERA E LA MOXIBUSTIONE

Moxa è un termine inglese derivato dalle parole giapponesi Moe e Kusa, che significano "bruciare" e "erba" (quindi "erba che brucia") e che si riferiscono alla pratica di una tecnica terapeutica assolutamente originale e sconosciuta in occidente fino a qualche decennio fa. Il termine moxa si riferisce alla sostanza impiegata (artemisia) per effettuare la moxibustione, che consiste nel riscaldamento di aree cutanee, sovrastanti punti di agopuntura o percorsi energetici, al fine di ottenere la risoluzione di un evento patologico. La moxibustione è, come le altre pratiche della medicina cinese, di antichissima origine e di essa si parla già in un libro di seta, rinvenuto presso le tombe di Mawangdui appartenute alla famiglia Li Zang, risalente al II-I secolo a.C.

 

La moxibustione si addice al trattamento di tutte le patologie dominate dal Freddo e dall'Umidità, siano essi penetrati dall'esterno o presenti all'interno (deficit di Yang), nelle patologie croniche come la bronchite e l'asma, sia con presenza di Calore o di Freddo e nelle patologie contraddistinte da forte stasi di QI e Sangue, poiché:


velocizza la corrente energetica nei meridiani

disperde il Freddo e l'Umidità

armonizza il rapporto tra QI e Sangue

tonifica lo YANG

si oppone ed espelle le energie patogene mantenendo la salute.


La primavera, è la stagione del vento che è uno dei fattori patogeni più penetranti .... Proprio in questo periodo, è maggiormente indicato l'uso della moxa dato che il vento (elemento caratteristico di questa stagione), causa disturbo delle vie respiratorie, asma, blocchi della spalla e del collo, bronchiti, cefalee, allergie ecc ecc.



lunedì 25 gennaio 2021

I PUNTI SHU POSTERIORI E MO (MU) ANTERIORI.

Buongiorno e ben ritrovati!

Dopo un po' di tempo, volevo trovare il momento per parlare dei punti shu posteriori e Mu anteriori dato che un po' di medicina tradizionale cinese, non guasta mai 😉

Sappiamo che ogni organo o viscere ha una polarità Yin e una polarità Yang. Ogni organo e viscere, comunica per mezzo di sottilissime ramificazioni, con un punto situato anteriormente e che e' in relazione con la sua energia Yin e con un punto situato nella regione dorsale, che è in relazione con la sua energia Yang. I punti anteriori sono chiamati punti MU o MO, mentre i punti posteriori , vengono definiti SHU.

l'energia Yang di organo e visceri che si dirige verso i punti SHU, e' costituita prevalentemente dall'energia difensiva WeiQi, mentre l'energia Yin che viene diretta verso i punti MU, è costituita dall'energia nutritiva Yong. Da tutto ciò si capisce che se vogliamo equilibrare un organo, od un viscere, e' sufficiente tonificare sia l'aspetto Yang che l'aspetto Yin attraverso il trattamento sia dei punti SHU  che dei punti MU.

i punti Shu, hanno un particolare valore diagnostico, in quanto se risultano dolenti alla palpazione o spontaneamente, vuol dire che lo Yang in eccesso, "brucia"i punti stessi rendendoli dolenti. Questi punti possono essere trattati per regolarizzare l'energia Yang dell'organo o viscere disperdendone l'eccesso o tonificandone il diretto o per potenziare l'energia Wei di difesa. I punti MO possono essere anche loro dolenti spontaneamente o alla palpazione in relazione a qualche disturbo interno e posso essere trattati per regolarizzare l'energia Yin degli organi e visceri.

I punti Shu , sono localizzati nella branca interna del meridiani di vescica urinaria (paravertebrale) e sono:

13V feishu, shu Polmone

14V Jueyinshu, shu mastro cuore

15V Xinshu, shu del cuore

16V sushi, shu del du Mai (vaso governatore)

17V Geshu, Shu del diaframma

18V Ganshu, shu del fegato

19V Danshu, shu della vescica biliare

20V Pishu, shu della milza

21V Weishu, shu dello stomaco

22V sanjaoshu, shu del triplice focolare

23V Shenshu, shu del rene

24V Qinaishu, shu del 6 vaso concezione

25V Dachangshu, shu del grosso intestino

26V Guanyuanshu, shu 4 vaso concezione

27V Xiaochangshu, shu dell'intestino tenue

28V Panguangshu, shu della vescica urinaria

29V Zonglushu, shu della regione sacrale

30V Baihuanshu, shu della cintura bianca



I punti MO sono:

1P Zhongfu, mo del polmone (nel primo spazio intercostale a 6 cun dalla linea mediale)

25E Tianshu, mo dell'intestino crasso (a 2 cun al lato dell'ombelico)

12VC Zhongwan, mo dello stomaco e sanjao medio (a metà tra lo xifoide e l'ombelico)

13F Zhangmen, mo della milza (all'estremità libera dell'11 costola)

14VC Juque, mo del cuore (a 2 cun dall'apposito xifoidea)

4VC Guanyuan, mo dell'intestino tenue (a 2 cun sopra il pube)

3VC Zhongji, mo della vescica urinaria (a 1 cun sopra il pube)

25VB Jingmen, mo del rene (all'estremità della 12° costola)

17VC Tanzhong, mo del sanjao superiore e del mastro cuore (al centro dello sterno)

24VB Reyue, mo della vescica biliare (nel 7° spazio intercostale della linea mamillare)

14F Qimen, mo del fegato (nel 6° spazio intercostale della linea mamillare)

5VC Shimen, mo del sanjao (a 2 distanze sotto l'ombelico).