mercoledì 21 gennaio 2015

HARA.... E TUTTO EBBE INIZIO

Ben trovati cari lettori!
Spesso abbiamo parlato di shiatsu, di digitopressione, di punti, di trattamento ecc, ma a pensarci, non ho mai parlato di HARA (addome), li dove tutto comincia e dove tutto finisce. 
Ci sono trattamenti dove è sufficiente lavorare solo l'hara per far si che si crei armonia energetica (vedi Ampuku) e non può esserci shiatsu secondo me, senza una valutazione in hara. Ma vediamo di approfondire quest'argomento....
HARA rappresenta lo Yin, la parte da proteggere ma anche la profondità. E' la zona che gli animali a quattro zampe proteggono, ma è anche quella che offrono quando si "arrendono".
Arrendersi deriva da ad-rendere, dare se stessi in mano a qualcuno: quando l'operatore tratta e/o valuta l'hara, il ricevente gli permette l'accesso ad una parte profonda, nascosta e da proteggere.
Di valutazione addominale si parla già nei tempi antichi; nel Nan Jing, il più antico tra i testi che descrivono la diagnosi dell'addome attraverso la palpazione, c'è un'affascinante immagine del cielo , anzi della volta celeste, proiettato attraverso l'operatore sopra il ricevente: in alto la casa del fuoco, corrispondente al sud e all'estate, in basso la casa dell'acqua corrispondente al nord e all'inverno, ad est casa del legno corrispondente alla primavera, ad ovest la casa del metallo corrispondente all'autunno, infine al centro la casa della terra e della tarda estate.
Questa proiezione vista dall'alto delle cinque direzioni, porta un cambio di lateralità perchè l'est nel cielo si trova a sinistra del ricevente e l'ovest alla sua destra; come in cielo così in terra: nel pensiero analogico non ci sono contraddizioni, ci sono similitudini e risonanze.
La valutazione ed il trattamento dell'addome sono quindi tecniche antiche, che hanno conosciuto momenti di gloria e di declino nei diversi passaggi storici ed epocali, ma che sono arrivate a noi con tutto lo splendore e la pienezza delle loro potenzialità. Skyra Gardner, propone nel suo testo "palpazione diagnostica in medicina orientale", una interessantissima riflessione in merito alla valutazione dell'addome attraverso il tatto nella cultura cinese e giapponese. Pur essendo questo strumento comune ad ambedue, in Cina ha perso gradualmente interesse tra gli agopuntori a favore della disgnosi della polso e della lingua. In Giappone invece ha trovato campo fertile non solo per quello che poi sarebbe diventato lo shiatsu, ma per gli stessi agopuntori.
Il maestro Shizuto Masunaga, ha proposto nei suoi testi e nella sua mappa, un ruolo speciale per l'addome e per la valutazione attraverso la palpazione. Il colpo d'occhio sulla mappa, rivela subito la centralità di Hara: tutto parte e tutto arriva ad Hara. Ma uno dei concetti più importanti è quello che viene espresso dalla scritta posta al di sotto degli ideogrammi del titolo: diagnosis and treatmant. (diagnosi e trattamento).
Nel momento in cui l'operatore compie una valutazione energetica, attraverso il contatto ed il tocco, immediatamente il QI elabora delle proprie risposte e quella valutazione, diventa al tempo stesso trattamento. Nel contatto tutto si evolve, tutto fluisce, il contatto stesso è di per sé cambiamento.
Equivale forse ad affermare che la relazione operatore/ricevente, si pone al di fuori dello spazio/tempo?
Quello di cui possiamo essere sicuri, è che l'esperienza della valutazione di hara, così come di ogni parte di un trattamento, è unica e non riproponibile.
Dunque, l'intento è costruire un linguaggio comune che ci permetta di descrivere quello che di volta in volta, accade " li dove zampilla la Vita", con parole condivise e quindi comprensibili.

Un saluto e a presto!
Dario 

(shiatsu news n°21)

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