giovedì 8 marzo 2012

SHIATSU E SUE "VARIANTI".

Masunaga, una volta ultimata la mappa dei meridiani, la prese e la strappò dicendo ai suoi allievi che da quel momento in poi, tutti si sarebbero dovuti impegnare per scoprire e conoscere nuove vie e nuovi "orizzonti" energetici.

Questa cosa fu a mio avviso una vera e propria svolta nel campo energetico dove ognuno di noi libero come il QI di muoversi, incominciò a sperimentare e a trovare nuovi riferimenti per scoprire e capire l'energia.
In un contesto però come il nostro, cioè mi riferisco all'Italia dove le discipline bio-naturali non hanno ancora un riconoscimento ufficiale, è venuta a crearsi l'anarchia portando molti operatori o presunti tale, ad arrogarsi il diritto di essere i fautori di metodiche innovative ma che se si vanno ad analizzare a fondo non sono altro che personalizzazioni di quello che già si fa da secoli.

Sappiamo che le tecniche Shiatsu più note sono quelle di Namikoshi e di Masunaga.
Nel corso della mia esperienza professionale, ho avuto modo di incontrare molti operatori e di lavorare con diverse tecniche, ma tutte alla fine erano legate alle stesse manovre, agli stessi meridiani, allo stesso scopo.
Quindi mi domando: dov'è il pensiero che intendeva trasmettere Masunaga?

Proprio ieri, leggevo di un operatrice qui a Milano che dice di aver creato lo "Shiatsu psicosomatico" specificando nell'articolo (cito testualmente) : "fiore all'occhiello tutto italiano anzi, proprio milanese, è nato lo shiatsu psicosomatico. In che cosa si differenziano le due tecniche è presto detto: quello psicosomatico, è molto più dolce di quello tradizionale, è completamente personalizzato sulla tipologia fisica ed emotiva del soggetto, affianca una serie di valori come l'accoglienza, la condivisione, l'empatia".

Francamente non capisco dove sia la novità! Chiunque abbia studiato shiatsu Masunaga è in grado di lavorare sui processi psicosomatici in quanto la tecnica prevede l'ascolto, l'empatia, l'accoglienza e tutti quegli elementi elencati nell'articolo su scritto; era proprio questo che contraddistingueva Masunaga da Namikoshi che invece è molto più radicato alla MTC. 
Io stesso mi dedico principalmente a tali meccanismi dal 2003 in collaborazione con psichiatri ed analisti, ma di certo non ho registrato alcun marchio o sono promotore di qualche tecnica innovativa. 
Ammetto che sono circa 2 anni che sto lavorando su alcune metodiche sempre partendo dallo shiatsu, che sono "massaggio dei MTM" e "analisi del rachide", ma seppur avendo trovato un mio personale modo di lavorare, lo reputo solo un metodo personalizzato; sinceramente non sono ancora riuscito a raggiungere il mio intento e tutt'oggi ci sto ancora "sbattendo la testa".

Quello che voglio dire, è che secondo me l'idea di Masunaga era quella non tanto di portare le persone a  creare una miriade di tecniche dove poi alla fine quello che cambia è solo il nome, ma scoprire come l'energia si manifesta ed "accompagnare" il suo flusso senza alterarlo attraverso nuove forme di ascolto.
Ne sono un  esempio il Seiki Soho di Akinobu Kishi, o il lavoro sulla fascia dove il tocco diventa più sensibile e sottile, dove l'energia si mostra a noi sotto altre forme. 


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